Igor Vaclavic/Ezechiele Norberto Feher. Di lui non si sa nulla ma è il killer pericoloso che ha ucciso il barista Davide Berri di Budrio ed ora è ancora in fuga e dovrà essere stanato. Le forze dell'ordine sanno le sue abitudini e le armi che porta con sé e che utilizza con destrezza: per loro è solamente l'obiettivo e sono sicuri di riuscire a neutralizzarlo. Da un paio di giorni la caccia all'uomo che si sta estendendo tra le provincie di Bologna, Ferrara e Ravenna è stata assegnata ai corpi speciali dei carabinieri. L'arma speciale messa in campo dagli uomini è tutta in quei 75 chilometri quadrati che gli inquirenti hanno denominato come la "zona rossa".

Centocinquanta uomini per neutralizzare il killer di Budrio

Una scia di terra lunga circa 10-12 chilometri è stata completamente serrata dai posti di blocco per neutralizzare il killer nei due luoghi dove è avvenuto l'omicidio di Davide Berri. All'interno dell'equipe di centocinquanta uomini ci sono i paracadutisti del Tuscania, Cacciatori di Calabria e le Sos. Questi ultimi stanno setacciando giorno e notte, un'area disomogenea e per questo oggettivamente difficile per scovare Igor Vlacavic/Ezechiele Norberto Feher, uomo dalla doppia identità. I paracadutisti di Tuscania sono militari esperti che hanno avuto alle spalle diverse esperienze all'estero e che sono addestrati ed abili nel muoversi in territori sconosciuti e con l'incognita del nemico apparentemente impossibile a vedersi.

Poi sono presenti i cacciatori di Calabria arrivati da Vibo Valentia, che da decenni sono incaricati per stanare boss e picciotti latitanti della 'ndrangheta nelle aree più malagevoli dell'Aspromonte. Infine ci sono le Sos che sono Squadre operative di supporto abilitate ad aver a che fare con terroristi di ogni parte del mondo.

Il killer Igor Vaclavic/Ezechiele Norberto Feher, l'uomo dai mille volti

Il killer di Budrio che ha ucciso il barista Davide Berri possiede due identità: una nella quale si fa chiamare Igor Vaclavic, ex militare russo quarantunenne nato a Tasketn in Russia come dettano gli atti giudiziari di Ferrara. L'altra con il nome di Ezechiele Norberto Feher, originario di Sobotica in Serbia come si legge dal suo profilo di Facebook che lo ritrae in una foto in giro nel ferrarese come qualsiasi turista, un'identità inventata ma più vicina a quella reale.

Ezechiele era il nome che lui stesso quando si fece battezzare e cresimare nel carcere in cui era detenuto fino al maggio del 2015. Inoltre, Igor/Ezechiele è stato già stato ricercato nel suo paese di origine per violenza sessuale e per rapina come ha rivelato Tullio Del Sette, Comandante generale dei Carabinieri.