Nella notte del 7 aprile, due navi americane presenti nel Mediterraneo hanno lanciato diversi missili e colpito, distruggendo in pieno la base aerea siriana di Sharyat, dalla quale erano partiti i raid col gas sarin. Obiettivo dei bombardamenti oltre la stessa base erano i velivoli e le zone limitrofe. Si contano 6 morti e diversi feriti, ma la base pare sia stata sgomberata prima dell'attacco stesso.

Trump avvisa Putin

Poco prima del bombardamento il presidente americano Donald Trump ha contattato il suo omologo Putin, avvisandolo dell'imminente attacco, in modo da far sgomberare l'area ai militari russi.

Forse questo l'indizio per il governo siriano, che ha fatto trovare l'area intorno alla base aerea pressoché deserta.

La reazione di Putin

Putin ha ordinato il dispiegamento di forze russe a protezione delle difese aeree siriane, in attesa di possibili futuri attacchi. Inoltre il presidente russo ha contestato con determinazione l'azione americana, definendola un grave attacco verso la sovranità di un popolo, convocando il consiglio di sicurezza nazionale.

I sostenitori di Trump

Diffusa la notizia dell'attacco sono stati diversi gli interventi a favore del presidente americano. La Nato ha definito Assad l'unico colpevole di questa azione militare, a causa dei suoi multipli attacchi alla popolazione siriana.

Dello stesso avviso molte figure di spicco politiche europee e non, pareri favorevoli al bombardamento sono stati espressi dalla Merkel, Hollande e dal nostro presidente del consiglio Gentiloni, con il governo giapponese che fa eco dall'Asia orientale.

Vietato accesso a vice ministro siriano

Sospesa la conferenza prevista il 10 aprile al parlamento europeo, al vice ministro degli esteri siriano Ayman Soussan è stata comunicata l'intenzione di vietarne l'intervento, poiché l'evento era stato organizzato dal "Syria peace process support group", un movimento ritenuto troppo vicino al governo di Assad.

A prendere la drastica decisione è stato il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, persuaso dalle proteste di diversi colleghi europei.

Attacco Isis dopo quello americano

Successivamente al bombardamento americano, lo stato islamico approfittando della situazione, ha attaccato le forze armate siriane. Secondo alcuni esperti questo sarebbe un regalo ai jihadisti, che potrebbero approfittare del momento di tensione per sferrare attacchi mirati.