L’italia è il Paese dell’Unione europea dove più facilmente un immigrato (proveniente da altro Paese della Ue o extracomunitario) può ottenere la cittadinanza, secondo quanto emerge dai dati di Eurostat (l’ente di statistica della Ue) relativi al 2015 e a tutti gli (allora) 28 Stati membri dell’Unione. Nel 2015 hanno acquisito la cittadinanza italiana 178.035 immigrati, mentre Gran Bretagna, Spagna, Francia e Germania - le nazioni più generose dopo l’Italia nel concedere la cittadinanza - hanno concesso il proprio passaporto rispettivamente a 118.000, 114.351, 113.608 e 110.128 persone di altra nazionalità.

Albanesi, marocchini e rumeni sono gli immigrati giunti in Europa cui più facilmente e più spesso è stata concessa la nazionalità italiana. Sul totale di 178.035 ‘italiani acquisiti’ nel 2015, infatti, il 19,7% erano albanesi, il 18,2% marocchini e l'8,1% romeni. Per i cittadini di questi 3 Paesi, l’Italia è risultata essere, sempre secondo Eurostat, il Paese più accogliente, in termini di concessione della nazionalità, di tutta la Ue: il 72,6% degli albanesi che ha ottenuto la nazionalità di un Paese dell’Unione l’ha infatti ottenuta dall’Italia e lo stesso è accaduto per il 56,7% degli egiziani e il 51,6% degli immigrati dal Bangladesh giunti in europa, il 50,7% dei rumeni integrati in un Paese europeo diverso da quello di nascita.

E ancora: per il 42,8% dei senegalesi, il 38,6% dei ghanesi, il 37,7% dei marocchini, il 30,2% dei serbi e il 28,9% dei filippini.

Per tutte queste nazionalità, nessuno è stato più generoso dell’Italia a concedere la cittadinanza nazionale, mentre un solo altro Paese Ue è stato più pronto a riconoscere come propri cittadini immigrati peruviani (la quota italiana è stata del 40,6%), tunisini (la quota di cittadinanza concessa dall’Italia è stata del 38,3%), kosovari (29,8%), pakistani (21,4%), indiani (19,9%), cinesi (17,7%), domenicani e nigeriani (‘italianizzati’ rispettivamente per il 15,9% e 15,8%), ecuadoregni (15,2%), algerini (sono divenuti italiani 8 ogni 100 immigrati da quel Paese), colombiani (7,2%), boliviani (1,6%).

Con una quota di 10,2% immigrati brasiliani riconosciuti come italiani, il nostro Paese è stato poi il terzo tra i 28 della Ue più ben disposto verso gli immigrati dal Paese sudamericano.

Nel complesso il 33% di nuovi cittadini europei riconosciuti nel 2015 è stato costituito da marocchini, albanesi, turchi indiani, rumeni, pakistani e algerini mentre i rumeni (28.400) e i polacchi (17.800) sono stati i cittadini europei che più hanno ottenuto di cambiare nazionalità all’interno della Ue.

Gli immigrati che hanno maggiormente chiesto e ottenuto la cittadinanza di un Paese della Ue sono stati i marocchini (86.100 perone), seguiti da albanesi (48.400 persone), turchi (35.000), indiani (31.000), rumeni (28.400), pakistani (26.300) e algerini (22.500).

Gli italiani che hanno cambiato nazionalità sono invece divenuti soprattutto svizzeri: con una quota del 13,4% nel 2015 gli italiani hanno ottenuto la quota più alta delle 40.689 concessioni di cittadinanza rilasciate quell’anno dalla Confederazione elvetica. Seconda nuova patria più gettonata è stata il Lussemburgo, dove gli italiani, con una quota del 9,5%, hanno rappresentato la terza nazionalità che più ha usufruito dei 3.195 passaporti rilasciati dal Granducato a chi non era nato sul proprio territorio.