Sono in tutto 9 le persone fermate dalla Guardia di Finanza di Vibo Valentia che ha scoperto una serie di irregolarità sui lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria, inaugurata da pochi mesi, che coinvolge funzionari anas e imprenditori, e che ha portato al sequestro di beni per oltre 12 milioni e mezzo di Euro.

I fermati sono accusati a vario titolo di frode in pubbliche forniture, truffa aggravata ai danni di ente pubblico, attentato alla sicurezza dei trasporti, abuso d'ufficio e falso ideologico in atto pubblico. Le imprese coinvolte nell'indagine sono destinatarie di misure interdittive che impediranno loro di stipulare contratti con qualsiasi pubblica amministrazione.

Nello specifico è emerso che per 5 funzionari Anas sarebbero stati disposti gli arresti domiciliari, per 4 imprenditori, invece, è scattata la misura della custodia cautelare in carcere.

La polemica del taglio del nastro

Celebrata in pompa magna, spinta soprattutto dall’ex Premier Matteo Renzi, ma “aperta” da Gentiloni, l’inaugurazione della nuova A2, così è stata chiamata, aveva scatenato non poche polemiche. Molti avevano parlato di farsa, il simbolo delle incompiute nel nostro Paese era stato, infatti, col taglio di tre lotti, declassati a manutenzione ordinaria.

Le prime reazioni

Il senatore Idv Francesco Molinari, membro della commissione Antimafia, è stato uno dei primi ad intervenire dopo gli esiti dell’inchiesta portata avanti da gli uomini delle Fiamme Gialle calabresi parlando di “scandali interminabili e di una storia infinita di ruberie, truffe, frodi e realizzazione di opere pericolose per la sicurezza pubblica”.

Lo stesso ha voluto augurarsi che la “giustizia non faccia sconti a chi si macchia di reati che impoveriscono e umiliano i nostri territori, relegandoli ai margini della società civile e condannandoli all'infamia della corruttela, oltre che al disagio di collegamenti stradali da terzo mondo".

Lo scorso anno, a maggio, 21 erano stati invece i soggetti indagati in una inchiesta della locale Procura che aveva portato al sequestro del tratto dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno. Tra le persone coinvolte nell'indagine c’erano dipendenti e dirigenti dell'Anas.