E' l'Olocausto 2.0, il nuovo gioco chiamato Blue Whale che dura solo 50 giorni e si conclude con la morte per suicidio del partecipante. A questo folle rituale si accede soltanto online ed i primi a farne le spese sono stati gli adolescenti russi. Dopo numerosi suicidi di ragazzi che seguivano le stesse modalità è suonato un campanello d'allarme che ha portato alla scoperta della subdola macchinazione che induceva i giovanissimi all'autolesionismo e poi al suicidio. Il "gioco" dell'orrore ha mietuto 157 vittime adolescenti in Russia e si sta allargando anche in Brasile, Gran Bretagna, Francia e purtroppo anche in Italia.

Il meccanismo fatale si è diffuso attraverso Vk, il social network più usato in Russia, e tramite alcune dinamiche di tipo psicologico, ha "infettato" la mente di centinaia di giovani e giovanissimi, spingendoli ad una serie di azioni lesioniste ed alienanti, fino alla richiesta del suicidio. Il nome del "gioco" origina dal fenomeno delle balenottere azzurre spiaggiate che si suppone si arenino sulla spiaggia per suicidarsi.

Come funziona il "gioco"

La dinamica del gioco parte quando vengono reclutati i partecipanti da parte dei curatori o amministratori. Sono questi ultimi infatti a dettare le scioccanti 50 regole che i giocatori devono obbligatoriamente eseguire, una per giorno, fino ad arrivare all'ultima che gli farà vincere la sfida, il suicidio.

L'estremo gesto dev'essere eseguito con una determinata modalità: bisogna lanciarsi dal palazzo più altro di tutta la città e nel frattempo è necessario che la "caduta" sia filmata da terzi. Prima del tragico epilogo i ragazzi devono sottostare a 49 ordini giornalieri quali tagliuzzarsi con lame, ferirsi con aghi, incidersi immagini di balene o disegnare ovunque balene, non parlare con nessuno ed inviare foto agli amministratori che attestino l'esecuzione delle prove.

Ma soprattutto devono alzarsi alle 4.20 della mattina e guardare filmati horror, video psichedelici e ascoltare musica deprimente, materiale inviato dai curatori e infine recarsi sempre più spesso nei punti più altri del circondario, come palazzi o gru. Il responsabile ideatore del macanro gioco è stato individuato ed arrestato, si chiama Philipp Budeikin ed è un ex studente di psicologia espulso dall'università.

Avrebbe usato proprio gli stessi meccanismi psicologici studiati per plasmare la mente e portare lentamente verso la depressione. Alle domande rivoltegli dalle autorità Budekin ha dichiarato che il suo scopo era di pulire la società eliminando quelli che considerava degli scarti biologici, indegni di vivere proprio perchè menti facilmente suggestionabili.