L'eurodeputata italiana Eleonora Forenza, esponente de L'Altra europa con Tsipras e dirigente nazionale di Rifondazione Comunista, è finita assieme ad altri militanti politici italiani fra le maglie della legge ucraina, il paese guidato dal presidente Poroshenko vuole processarli con l’accusa di violazione delle leggi anti-terroristiche ucraine. La loro colpa sarebbe quella di aver fatto parte della "carovana antifascista" organizzata dalla band musicale italiana Banda Bassotti giunto alla sua terza edizione, nel Donbass (nell'Ucraina orientale), dove il gruppo di militanti politici italiani si è recato nei giorni scorsi per portare solidarietà alle popolazioni e ai militanti perseguitati dal Governo di estrema destra.
La Forenza è stata in particolare la prima europarlamentare in assoluto a recarsi nel Donbass dopo il conflitto armato che ha avuto inizio il 6 aprile 2014.
L'Europarlamentare italiana Forenza rischia l’accusa di violazione delle leggi anti-terroristiche ucraine
Il tutto non è stato ovviamente accettato di buon grado dal governo di Kiev che ha richiesto alle autorità europee di arrestare i delegati italiani al loro ritorno in Italia per consentire poi l’estradizione nel paese ucraino.
Sulla propria pagina Facebook la stessa Forenza ha scritto proprio oggi attorno alle ore 15,00 di oggi il seguente messaggio: "Siamo a Mosca e stiamo rientrando in Italia. Stiamo tutti bene, abbiamo appreso della richiesta di estradizione del governo di Kiev che ci vuole processare per terrorismo e della posizione della ambasciata ucraina in italia.
Ci pare assurdo il silenzio del governo italiano di fronte a tali richieste. come delegazione del Prc siamo orgogliosi di aver portato solidarietà al Donbass antifascista unendoci alla carovana della banda bassotti, insieme a Usb, e a tanti altri antifascisti. Siamo orgogliosi di aver disobbedito al regime di Poroschenko di cui l'UE è vergognosamente complice.
I patrioti d'europa hanno dimenticato il valore dell'antifascismo persino il 25 aprile. noi vogliamo praticarlo ogni giorno e senza confini. ringraziamo tutte le compagne e i compagni che in queste ore ci stanno esprimendo solidarietà. NO PASARAN!"
Sarà interessante vedere quali saranno gli sviluppi anche diplomatici della vicenda e quale posizione prenderà il Governo Italiano, oltre alle istituzioni comunitarie, dal momento che la Forenza è a tutti gli effetti una rappresentante del Parlamento europeo di Strasburgo.
Intanto in queste ore stanno moltiplicandosi gli attestati di solidarietà verso Forenza e gli altri militanti, da parte di numerosi vari politici della sinistra italiana ma anche di centinaia di utenti sui social network.