Domenico D’Amato, in arte Dome Dama è sparito da quasi due mesi; il killer di Budrio dalle svariate identità, è latitante più o meno dallo stesso periodo. Legittimi, dunque, i sospetti che la scomparsa del rapper bolognese possa essere collegata alla presenza dell’assassino nelle campagne e nelle paludi dell’Emilia Romagna.
Un terribile timore
La scomparsa di Domenico D’Amato, un cantante rap di 27 anni, era stata denunciata in televisione, nel noto programma “Chi l’ha visto”. La madre in lacrime e il fratello avevano parlato di un ragazzo che amava comporre i suoi testi e del quale erano fieri di ascoltare, talvolta, le canzoni in radio.
Entrambi sconvolti, spiegavano che era impossibile che Domenico si fosse allontanato volontariamente. Tanto più che, subito prima della scomparsa, aveva chiesto al fratello di incontrarsi ed aveva macinato parecchi chilometri per raggiungerlo nel paese in cui lavorava. I due non avevano parlato di presenza quel giorno, ma, di fronte alle telecamere di "Chi l'ha visto", il fratello assicurava che Domenico aveva un tono di voce preoccupato.
Forse spinto dalla necessità di scappare, è possibile che il suo tragitto abbia incrociato quello del serbo Norbert Feher (o Igor Vaclavic, come lo si identificava inizialmente), il quale sfugge da mesi alle forze dell’ordine? È un collegamento terribile che sia i familiari, che il legale della famiglia D’Amato, Barbara Iannuccelli, hanno fatto immediatamente, mentre le indagini non hanno, tuttora, approfondito questa pista.
Ad inquietare i parenti del giovane rapper è il fatto che le zone nelle quali è stato avvistato per l’ultima volta coincidono proprio con le zone che bazzica il killer, già indagato per l’omicidio di Davide Fabbri a Budrio, di Valerio Verri a Portomaggiore e di Salvatore Chianese nella zona di Ravenna. Quest’ultimo, ucciso alla fine del 2015, potrebbe essere stato freddato, secondo gli inquirenti, con lo stesso modus operandi già utilizzato dall’uomo dell’Est per gli altri due omicidi.
Indagini lente
Il fratello di Dome Dama aveva presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri di Molinella, lo scorso 31 marzo, dopo quasi un mese di assenza ingiustificata del rapper. Il giorno dopo, la furia omicida di Norbert Feher arrivava a Budrio, travolgendo la vita del barista, durante una rapina.
Qualche giorno fa, il legale dei D’Amato ha scoperto che la denuncia non è stata ancora formalmente acquisita e che, per questo, non sono state ancora avviate le indagini.
Nel frattempo, i familiari non hanno mai smesso di cercare Domenico; per esempio, hanno tappezzato di volantini le zone nelle quali qualcuno potrebbe averlo incrociato, durante questi mesi: però, i fogli con la foto del ragazzo e la richiesta di aiuto sono stati stracciati da ignoti. A distanza di due mesi, orribili paure e cattivi presagi permangono.