Ormai iniziata da un mese la caccia al killer di Budrio, Norbert feher resta ancora un fantasma in questi 20 chilometri quadrati composti da laghi, canneti, paludi e terra che crolla sotto i piedi. Le indagini vanno avanti a ritmo serrato anche se non ci sono grandi novità. Dopo aver ucciso Fabbri durante una rapina, il killer serbo-ungherese ha poi ammazzato una guardia ambientale ferendo seriamente anche un suo collega. La sorella di Feher intanto ha rilasciato un'intervista dove prega per lui.

Non è un criminale professionista

Ben ottocento uomini delle forze dell'ordine, forze speciali e cacciatori di Calabria si danno il cambio in quella che è diventata un enorme caccia all'uomo, al momento infruttuosa.

Secondo il procuratore di Bologna Marco Forte, non si tratta di un killer professionista ma di un criminale di serie C e proprio per questo motivo ancora più difficile capire le sue mosse e i suoi spostamenti. Fino a pochi mesi fa girava con l'arco e la freccia e faceva rapine da 200 euro, quindi non si tratta di un criminale professionista. Al momento le indagini proseguono in due direzioni, quelle sul campo con le perlustrazioni e i blitz nei casolari della zona e quelle sulle intercettazioni ambientali. Si cerca di ricostruire la rete di amici di Feher e soprattutto si sta indagando su una donna che potrebbe essere stata una ex del killer.

Novità importanti nella caccia al killer di Budrio

Con centinaia di posti di blocco in zona e la necessità di approviggionarsi di cibo, Feher potrebbe contare su qualcuno che riesce a sfuggire ai controlli di polizia e carabinieri.

Secondo poi le ultime indiscrezioni, i reparti speciali avrebbero trovati altri giacigli "costruiti" dal killer dove con molta probabilità ha poi passato la notte. Grazie al supporto dei cani molecolari, si è giunti alla conclusione che in quei giacigli avrebbe dormito proprio Norbert Feher. Secondo un ufficiale dei carabinieri, Feher sarebbe nascosto ancora in questa zona anche se aveva a disposizione un fiorino rubato poche ore prima dell'inizio della maxi caccia all'uomo.

Secondo gl esperti Feher sarebbe rimasto in zona perchè non avrebbe avuto alternative. Sarebbe potuto fuggire, ma non l'ha fatto perchè fuori da qui non avrebbe avuto gli stessi appoggi, le stesse conoscenze sia dei luoghi che delle persone. Il cerchio sembra finalmente stringersi e dalle forze impegnate sul campo traspare una certa positività. Le indagini proseguono e, secondo un ufficiale sotto anonimato, "abbiamo guadagnato 24 ore nell'ultima settimana", facendo intuire che ci sono novità importanti per la cattura del killer di Budrio.