Sono 99 i Paesi attaccati dai pirati informatici, tra cui figurano anche Russia, Cina e Italia. La BBC ha diramato una serie di notizie su un cyberattacco che, nel Regno Unito, si è concentrato maggiormente sul sito del sistema sanitario nazionale britannico. Non si conosce ancora l'origine del maxi attacco informatico ma solo la sua modalità, e in queste ore l'Europol sta lavorando in sinergia con i paesi colpiti per cercare di trovare i colpevoli.

L'attacco di tipo ransomware è stato massiccio e senza precedenti; le indagini dovranno essere capillari per cercare di individuarne i responsabili.

Ricordiamo che il termine Ransomware significa "software-riscatto": tramite il suo utilizzo, i pirati informatici criptano dei file che diventano inaccessibili ai proprietari, dopodiché chiedono un riscatto in Bitcoin - la moneta virtuale irrintracciabile - per renderli di nuovo visibili. Secondo Avast - una delle principali società di sicurezza informatica - sarebbero almeno 75mila i siti infestati nel mondo da questo nuovo attacco cibernetico, chiamato "wannacry".

Alle aziende e alle organizzazioni vittime dell'attacco è apparso un messaggio sugli schermi dei rispettivi pc, che richiedeva un riscatto in Bitcoin: le società interessate, al momento, sono spagnole, italiane, portoghesi, russe, ucraine e il sistema sanitario del Regno Unito.

In Russia, il ministero dell'Interno ha dichiarato, tramite la sua portavoce Irina Volk, che il cyberattacco ha colpito 1.000 terminali, ma non ha intaccato i server ministeriali. Gli esperti, in queste ore, stanno aggiornando le misure di sicurezza e, secondo le compagnie Avast e Kaspersky Lab, il paese più colpito sarebbe proprio quello guidato da Putin.

L'attacco potrebbe essere stato preparato tramite uno strumento informatico rubato un anno fa alla Nsa (Agenzia per la sicurezza nazionale statunitense) dal gruppo pirata Shadow Brokers.

I pirati contro l'Italia

In Italia sono stati bloccati i computer di un laboratorio universitario di cui non è stato reso noto il nome. Sembra che i pirati informatici abbiano ottenuto il loro scopo, e che stiano già incassando i riscatti necessari a sbloccare i siti.

Secondo le agenzie di sicurezza virtuale, l'Italia in questo momento è il quarto Stato europeo nel mirino dei cybercriminali, e il 41° nel mondo.

Pare che l'attacco fosse prevedibile e che potesse essere evitato: la società di cybersecurity Kaspersky Lab spiega che, il ransomware detto "WannaCry", sfrutta una vulnerabilità di Microsoft Windows, che era stata già corretta tramite dei "patch" ufficiali che correggevano il bug. Tuttavia, non è da escludere che le aziende e le istituzioni colpite non avessero aggiornato i sistemi.