Mentre l'altro ormai ex dipendente della lidl licenziato a seguito della vicenda delle rom rinchiuse nel gabbiotto ha scelto di mantenere un profilo basso, evitando di rilasciare dichiarazioni e di concedere interviste alla stampa, Ramon Zurita all'indomani del licenziamento è uscito allo scoperto pubblicando su Facebook uno sfogo che ha raccolto oltre 40mila "mi piace" e 19mila condivisioni. Il giovane martedì scorso è stato ospite della trasmissione radiofonica "La Zanzara" condotta da Giuseppe Cruciani, dove ha sostenuto le medesime ragioni che aveva affidato ai social network, sul quale è tornato a parlare della vicenda che lo ha visto protagonista
Un caso mediatico
Il caso delle due questuanti rinchiuse nel gabbiotto della Lidl aveva suscitato un gran clamore mediatico a Febbraio, a seguito della divulgazione del video, ed è tornato di grande attualità dopo l'annuncio del licenziamento.
Il giovane ha ricevuto l'appoggio di numerose persone e di personalità come Matteo Salvini ed il conduttore radiofonico Cruciani, che ai microfoni di Radio 24 ha lanciato un appello affinché qualche imprenditore assumesse il lavoratore licenziato. In rete alcuni utenti hanno lanciato la mobilitazione per boicottare la Lidl, rilanciata anche dallo stesso Salvini e auspicata in modo netto anche da Cruciani, che ha affermato che eviterà tale supermercato.
Zurita ormai è una celebrità
In un nuovo post su Facebook sommerso da oltre 1.200 "mi piace" e qualche decina di condivisioni l'ex dipendente Lidl ringrazia quanti gli hanno mostrato la propria solidarietà, e si scusa con i numerosi followers per non avere risposto ai tanti messaggi di sostegno ricevuti.
"Ho ricevuto migliaia di messaggi, non sono riuscito a rispondere a tutti ma mi hanno fatto molto piacere". Se qualcuno che non conosce la vicenda capitasse sulla sua bacheca, sarebbe probabilmente portato a credere che si tratti di un Vip, a giudicare dal tenore dei messaggi e sopratutto dal notevole supporto ricevuto nei commenti.
L'ex dipendente non perde l'occasione per polemizzare con l'azienda che lo ha licenziato: "come vedete non ho censurato nessuno, lasciando a chiunque la possibilità di dire la propria, a differenza di Lidl che invece ha bloccato i commenti e le recensioni negative" scrive Zurita, che interpreta questa scelta come un'ammissione di colpevolezza da parte dell'azienda.
"Perché censurare milioni di italiani? Di cosa hanno paura se si credono nel giusto?" chiede ai suoi followers, per poi rincarare la dose: "la risposta la conoscete, la matematica non è un'opinione" conclude.