Il Web che l'ha reso ingiustamente ricco con truffe e attività illecite, alla fine ha permesso di stanarlo e arrestarlo. Un truffatore pregiudicato originario di Siracusa, avrebbe continuato ad oltranza a compiere raggiri telematici, se una sua debolezza, la 'selfie-mania', non l'avesse 'tradito'.

Quando Papa Francesco, lo scorso marzo è stato in visita nei quartieri popolari di Milano, l'uomo non ha resistito alla tentazione di fare un videoselfie dell'evento. Non contento, ha voluto pubblicare il video sulla sua pagina Facebook sottolineando che il Santo Padre era stato sotto la sua abitazione in zona Ponte Lambro, senza pensare di aver commesso un errore fatale; praticamente un'autodenuncia servita su un piatto d'argento agli inquirenti che da tempo lo cercavano.

'C'è il papa sotto casa mia', il videoselfie inchioda il truffatore

Tutto filava liscio per un pregiudicato di 50 anni che, dal 2008, aveva avviato una vera e propria 'azienda della truffa': fingeva di vendere online smartphone, cellulari e prodotti tecnologici. Riceveva ordini e incassava cifre significative, ma ai clienti a casa non veniva recapitato alcunché. E non potevano rivalersi su di lui, in quanto, nel frattempo, l'uomo spariva nel nulla.

Per i reati di truffa e falso, la procura di Catania aveva emesso nei suoi confronti ben tre ordini di carcerazione per una pena complessiva da scontare pari a 13 anni e 6 mesi. Ma l'uomo, abile e astuto, era sempre riuscito a far perdere le tracce e a continuare, indisturbato, le sue truffe telematiche.

Questo fino al marzo scorso quando Papa Francesco è stato in visita a Milano in zona Ponte Lambro, un quartiere popolare dove, secondo il suo stile, il Pontefice si è mescolato tra la folla, ha incontrato tante famiglie con cui ha condiviso momenti di preghiera collettiva.

Anche il truffatore in questione, a quanto pare, ha un'anima, ma soprattutto un debole per i selfie e per Papa Francesco, tant'è che era mescolato tra la folla che ha accolto il papa.

Anzi l'entusiasmo per la presenza del pontefice, l'ha spinto a un comportamento imprudente: ha fatto un videoselfie al papa e l'ha pubblicato sul suo profilo Facebook evidenziando nel breve testo del post che il Santo Padre era passato proprio davanti alla sua abitazione.

Finale con arresto

L'indicazione 'azzardata' ha permesso ai militari che lo cercavano da tempo di identificarlo.

Infatti, l'uomo, da due anni, per far perdere le tracce, aveva abbandonato la Sicilia e interrotto i contatti con i familiari per trasferirsi a Milano.

I carabinieri hanno iniziato un 'web screening', ovvero lo tenevano d'occhio sui social network. Finché il video postato su Facebook ha dato l'avvio ad una serie di appostamenti in zona Ponte Lambro, nei luoghi evidenziati dalle immagini pubblicate. Alla fine, gli inquirenti hanno individuato e arrestato il ricercato in un appartamento che condivideva con la nuova compagna rumena.