Un nuovo allarme arriva dagli Stati Uniti, questa volta a far paura è un nuovo virus, denominato powassan, proveniente dalle zecche dei cervi. Il virus, come il precedente Lyme, proveniente sempre dalle zecche dei cervi, è stato isolato nella zona dei Grandi Laghi, in Connecticut e Maine. Il virus Powassan è molto più virulento di Lyme , molto più potente ed ha effetti mortali anche sull'uomo. Non c'è al momento un vaccino per questo virus ed a spaventare è la facilità e soprattutto rapidità di contagio. Solamente la settimana scorsa si è verificato l'ultimo contagio ai danni di un neonato nel Connecticut, il bimbo ha subito pesanti danni neurologici.

Il centro di controllo e prevenzione delle malattie infettive americano (Cdc)ha lanciato l'allarme visto il propagarsi del virus che ha provocato un graduale aumento dei casi e nell'ultimo anno ha infettato ben 75 persone.

Powassan si trasmette in meno di quindici minuti dal momento in cui la zecca si attacca alla pelle umana, contro le 24-48 ore necessarie al virus Lyme. Se si calcola che il New York Times ha definito il Lyme la malattia infettiva che si diffonde più velocemente dopo l'hiv, si capisce la preoccupazione causata dal virus Powassan.

Il virus Lyme oltre che in America è stato rilevato in Asia, Europa, Sud America , ma anche in Italia (Carso, Trentino e Liguria ed in altre regioni)

I sintomi del virus Powassan

La maggior parte delle persone infettate non manifesta sintomi, per gli altri invece si manifesta con febbre, confusione mentale, difficoltà ad esprimersi, attacchi epilettici e vomito.

Tra le persone infettate da Powassan , oltre il 60% muore o rimane leso in modo grave neurologicamente a lungo termine ed in modo irreversibile.La paura degli esperti è che il virus stia per diffondersi in maniera esplosiva, dal momento che risulta essere presente nel 7% delle zecche adulte che son state esaminate , inoltre può essere che alcune persone pur essendo già contagiate non manifestino sintomi evidenti e non siano coscienti di essere state contagiate.

I contagi son più frequenti tra la tarda prima vera e prima estate ed a metà autunno quando le zecche dei cervi risultano essere più attive.

Al momento non esiste una cura per il virus ma solo terapie sperimentali, chi viene contagiato necessita di un ricovero ospedaliero immediato per tentare di limitare l'infiammazione al cervello ed avere un supporto al sistema respiratorio.