Una sentenza della corte di Cassazione del 10 maggio 2017 cancella di fatto l'assegno di mantenimento per l'ex coniuge. La prima sessione civile della Cassazione infatti ha stabilito che la cifra / assegno da corrispondere - in caso di divorzio - non sarà più calcolata sul tenore di vita che si aveva durante il matrimonio ma il nuovo parametro si baserà sull'autosufficienza economica.

Di fatto la corte stabilisce che il matrimonio non è un contratto in cui uno si sposa per farsi mantenere a vita o per raggiungere un traguardo dove ci si sistema economicamente ma ribadisce il concetto che sposarsi è un atto di assoluta libertà e auto - responsabilità dove il singolo decide di condividere la propria esistenza con il coniuge senza nessuna costrizione altrui.

Questa sentenza non è legge ma crea un precedente e stabilirà sicuramente nuove regole a cui tutti faranno riferimento. Sono stati identificati e sottolineati, dalla prima sezione civile della corte di Cassazione, dei parametri - da verificare durante la fase di accertamento - per individuare l'indipendenza economica dell'ex coniuge .

Ogni anno - in Italia - i tribunali analizzano 88mila casi di separazioni e 55mila casi di divorzio e da oggi in poi tutte le sentenze emesse relative ai casi soprariportati potranno e dovranno tenere in considerazione i nuovi parametri stabiliti dalla sentenza della corte di Cassazione.

I parametri identificati sono quattro :

il possesso di redditi di qualsiasi origine

il possesso di quote patrimoniali derivanti da beni mobiliari e immobiliari

la capacità e la possibilità di svolgere un lavoro autonomo o dipendente in base all'età, alla salute, al sesso e alla situazione del mercato del lavoro

la possibilità di avere stabilmente una casa da usare come abitazione

In base a nuovi parametri soprariportati sarà a cura dell'ex coniuge che richiede l'assegno dimostrare di non possedere i requisiti e di non riuscire a procurarseli e di conseguenza solo allora la corte stabilirà il parametro di spettanza cioè la cifra da corrispondere.

Di fatto questa sentenza stabilisce che il divorzio -oltre a cancellare il rapporto personale ma anche quello economico e/o patrimoniale - riporta i diritti alla persona singola. Al contrario l'assegno di mantenimento collegato al tenore di vita porterebbe a ripristinare obblighi matrimoniali che sono stati cancellati dal divorzio.