Papa Francesco durante la sua visita a Genova ribadisce ancora una volta quanto sia importante creare opportunità di Lavoro, ce lo ricorda anche l'articolo primo della Costituzione italiana: L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.

"Privare una persona del lavoro è anti costituzionale"

Il Papa ha ricordato che privare una persona del lavoro, o proporre dei lavori sottopagati, sfruttare la necessità di lavorare delle persone per privarle di ogni diritto e caricarle solo di obblighi è profondamente anti costituzionale. Il Papa capisce profondamente l'animo umano e crede che nessun assegno di sostentamento può ridare dignità ma solo attraverso l'impegno lavorativo si arriva all'autonomia e alla libertà della persona.

Al giorno d'oggi - specialmente nel commercio e nella grande distribuzione in modo particolare vi sono persone che potremmo definire "schiavi moderni" costrette a lavorare sette giorni su sette,con orari spezzettati dovendo sacrificare per prima cosa la famiglia. Purtroppo la logica moderna delle imprese è basata solo sull'utile, sul guadagno. Certo ogni impresa deve poter guadagnare per andare avanti ma quando conta solo e solamente il profitto tutti i diritti dei lavoratori vengono schiacciati, non rispettati. Bisogna solo produrre soldi senza curarsi minimamente di tutti gli altri aspetti: il riposo, la salute fisica e mentale dei propri collaboratori.

Ogni lavoratore ha il diritto di essere equamente retribuito

Ogni lavoratore ha il diritto di essere equamente retribuito per il lavoro che svolge all'interno dell'azienda. Fino a quando tra un operaio e un dirigente di un azienda, a livello retributivo, ci saranno differenze che possono arrivare fino al 434% non ci sarà ridistribuzione di Ricchezza, non ci sarà crescita perché solo poche persone guadagneranno tantissimo e molte persone avranno retribuzioni troppo basse che a volte non servono nemmeno per arrivare a fine mese.

Per questo motivo in Italia la crescita è ferma oramai da diversi anni. Troppo persone non hanno soldi da destinare ai consumi, se il salario reale perde ogni anno potere d'acquisto - basta anche solo un 2% all'anno - in dieci anni si arriva a perdere un 20%. La conseguenza è che i consumi rallentano, l'economia è inchiodata, la crescita del paese è ferma.

Non credo sia una cosa difficile da capire, creare nuove opportunità lavorative per tutti - giovani e meno giovani - deve essere al primissimo posto di ogni agenda governativa, ridistribuire veramente reddito, ricchezza reale ai lavoratori e alle loro famiglie, sperimentare nuove politiche salariali legate anche al reddito d'impresa questo deve essere l'impegno concreto che i nostri politici devono portare avanti, immediatamente, già da oggi stesso, il paese e tutti i lavoratori non possono aspettare altro tempo.