James Morris, scozzese e militare di Sua Maestà la regina Elisabetta II, aveva soltanto 21 anni quando è rimasto vittima di un terribile incidente stradale. Secondo i soccorritori, era finito contro un albero rompendosi il naso e il femore. In seguito alle prime cure delle ferite riportate, il giovane soldato che prestava servizio tra la Germania Ovest e l'ex DDR, è stato trasferito in patria per essere sottoposto a un intervento chirurgico considerato di routine. Tuttavia, quell'intervento alla gamba lesionata non era andato per il verso giusto, ed era entrato in coma.

Dopo qualche mese di intense cure il ragazzo aveva ripreso conoscenza, ma non il completo controllo del proprio corpo.

James, l'uomo dei record

Il giovane Morris si era arruolato nei fucilieri scozzesi nel lontano 1959, e in piena Guerra Fredda era partito in missione assieme ai suoi connazionali. Tempi duri in quella Germania divisa tra le potenze occidentali e l'ex Unione Sovietica di Nikita Krusciov, in cui il ragazzo aveva avuto l'incidente. Una volta rimpatriato una serie di concause negative sorte in sala operatoria lo avevano costretto a rimanere in Ospedale per un tempo più lungo del previsto. Certo, nessuno poteva immaginare che l'odissea di James fosse appena iniziata, ma l'arresto cardiaco e il conseguente spegnimento di una buona parte del cervello lo hanno condizionato per sempre.

E solo qualche intervallo di pochi giorni in occasione delle festività lo hanno salvato dal ricovero permanente per ben 54 anni della sua vita. L'unico paziente 'prigioniero' di una struttura sanitaria pubblica britannica per un tempo così lungo.

Una vita al Wester Moffat Hospital

Purtroppo, il soldato scozzese James Morris è deceduto la domenica di Pasqua all'età di 75 anni, e questo triste racconto è stato possibile grazie ad una intervista che il fratello Karl ha concesso al quotidiano online The Telegraph.

Karl Morris ha voluto raccontare la storia che lo tormenta da oltre mezzo secolo con il fine di scoprire la verità sulle cause che hanno portato James a vivere una vita simile. Nel corso della lunghissima rassegna ha voluto inoltre, ringraziare tutte quelle persone che hanno donato del tempo prezioso per confortare il fratello appena scomparso.

E mentre si dichiara più che determinato a scavare anche nei documenti ingialliti dei vecchi archivi, confessa che le uniche tre parole che James aveva imparato a pronunciare erano: casa, pub e cavalli. I suoi tre amori.