Stamattina i carabinieri del Comando per la Tutela della Salute hanno effettuato diciannove ordini di fermo e 52 perquisizioni. Le operazioni, che vedono 75 persone indagate, interessano sette regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Umbria, Toscana e Lazio. L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. A coordinare le indagini la Procura di Parma, che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare per diciannove tra imprenditori farmaceutici e medici. Tra loro spicca il nome di guido fanelli, ex consulente del ministero della Salute.

Sanità in vendita

Guido Fanelli, considerato un luminare della terapia del dolore, è agli arresti domiciliari. Secondo le accuse, sarebbe il centro del sistema di corruzione e riciclaggio che coinvolge numerose società italiane e straniere operanti nel settore farmaceutico. Stando alle indagini ci sarebbero prove certe che dimostrerebbero lo stretto legame criminoso intercorso tra Fanelli e le aziende, ricompensato con soldi e beni immobili in cambio di favori e agevolazioni. Professore ordinario all'università di Parma, Guido Fanelli vanta nel suo curriculum anche una consulenza tecnica al governo per la modifica della legge sulle cure palliative e di terapia del dolore. Inoltre, è stato il relatore del Piano oncologico nazionale per il 2008 e dallo stesso anno ha presieduto la Commissione istituita dal ministero della Salute, fino al 2015.

Per la Procura di Parma, il professore Fanelli si sarebbe messo a completa disposizione delle più grandi case farmaceutiche, agevolandole in cambio di denaro e regali costosi. Dall'indagine risulta anche che per alcuni favori Fanelli sia stato ricompensato con uno yacht. Oltre a quella di corruzione, l'altra ipotesi di reato è il riciclaggio, dovuto al fatto che il professore si avvaleva di alcune società di comodo per farsi accreditare i compensi dei favori, cercando di eliminare tracce del passaggio di denaro.

I carabinieri del Comando per la Tutela della Salute hanno sequestrato due di queste società, confiscando circa mezzo milione di euro, cifra ritenuta parte dei soldi ricevuti da Fanelli in cambio dei favori. Le forze dell'ordine hanno inoltre eseguito 52 perquisizioni in tutta Italia, iscrivendo nel registro degli indagati 75 persone. Le accuse vanno dall'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione alla truffa aggravata e riciclaggio.