Arriva dalla Spagna l'allarme della presenza di istamina in alcuni lotti di tonno distribuiti dall'azienda andalusa Garciden. Il prodotto contaminato risulta venduto anche in Italia, Germania e Portogallo.
Lanciato l'allarme per la presenza di istamina nel pesce
Il Ministro della Sanità spagnola ha lanciato l'allarme: "Non mangiatelo". Negli ultimi giorni sono stati individuati più di 40 casi di intossicazione da tonno contaminato da istamina. Disposto dall'organo competente il ritiro dal commercio dei lotti risultati non a norma del prodotto della Garciden.
Risulta spedito anche nel nostro paese. L'Aecosan, Autorità della sicurezza alimentare spagnola, raccomanda di non consumare il suddetto prodotto, venduto presumibilmente tra il 25 aprile e 5 maggio. Ricordiamo che l'istamina non viene distrutta né con la cottura, né con l'inscatolamento o il congelamento. Provoca una malattia chiama anche sindrome sgombroide, ed è dovuta alla conservazione errata o a una inadeguata trasformazione a livello industriale di alcuni tipi di pesce, in particolare sardine, tonno, sgombri e acciughe. Comunque le autorità rassicurano che una eventuale intossicazione non deve destare allarmismo, dal momento in cui i sintomi vanno dall'irritazione alla gola, alla pelle, al sudore, alla nausea fino ad arrivare a vomito e cefalea.
Generalmente compaiono un'ora dopo aver assunto l'alimento contaminato. Tra le persone intossicate fino a questo momento, nessun caso ha richiesto un ricovero in ospedale.
Richiesta punizione esemplare verso la ditta distributrice
Nonostante le persone colpite non siano state in pericolo di vita, il Ministro della Sanità spagnola ha preferito lanciare l'allarme per avvertire i consumatori, evitando altri problemi e per scongiurare un caso di intossicazione internazionale, dato che il prodotto è stato inviato in altri paesi d'Europa.
ElMundo conferma la notizia scrivendo che per la ditta distributrice in questione è stata richiesta una punizione esemplare, perché responsabile di aver distribuito pesce scaduto in otto regioni spagnole e di averlo esportato in altri paesi d'Europa. Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha dichiarato che l'intossicazione da istamina dei pesci è una malattia molto comune per questo genere di alimento, non individuabile facilmente dato che non è riconducibile a un cattivo odore del pesce o a un brutto suo aspetto.