Momenti di panico mercoledì sera su un volo della Malaysia Airlines diretto da Melbourne, Australia, a Kuala Lumpur, capitale della Malesia. Uno dei passeggeri, un 25 enne di origine cingalese, a decollo già avvenuto, impugnando un misterioso oggetto, ha minacciato di far saltare in aria l'aereo, terrorizzando, per un tempo che è sembrato infinito, gli altri 330 passeggeri e il personale di bordo.

Tenta di entrare nella cabina di pilotaggio gridando di avere una bomba

L'aereo della Malaysia Airlines era decollato dopo le 23 (ora locale) da Melbourne, in Australia.

Dopo appena 20 minuti in volo, un passeggero cingalese di 25 anni si è alzato in piedi agitando uno strano oggetto.

Dopo aver percorso il corridoio del velivolo, ha cercato di forzare i sistemi di sicurezza e di entrare nella cabina di pilotaggio, mentre urlando minacciava i presenti di avere una bomba e di voler far saltare in aria il velivolo. Il panico è esploso all'istante.

Grazie alla prontezza e al coraggio degli uomini dell'equipaggio e di alcuni passeggeri, il sospetto terrorista è stato fermato e immobilizzato utilizzando alcune cinture di sicurezza.

Unità antiterrorismo sul velivolo

Nel frattempo il pilota, secondo le procedure dell'emergenza in volo, ha invertito la rotta ed è tornato all'aeroporto di Melbourne.

Una volta atterrato, speciali unità antiterrorismo della polizia australiana hanno fatto irruzione a bordo e arrestato l'uomo.

Da fonti della polizia si è appreso che l'oggetto che il presunto attentatore aveva in mano non era una bomba. Dovrebbe trattarsi di una innocua power bank, una batteria portatile. L'uomo, con problemi di salute mentale, aveva terminato una cura psichiatrica proprio il giorno in cui ha acquistato il biglietto per imbarcarsi sul volo.

Non si tratterebbe di terrorismo Isis

La paura è stata tanta, però questo caso sembra non aver nulla a che vedere con gli attentati terroristici dell'Isis. Né la questione viene trattata dalle autorità australiane come se fosse stato l'attacco di un "lupo solitario".

Lo ha chiarito ufficialmente il primo ministro australiano, Malcolm Turnbull.

Il cingalese non è un terrorista ma un uomo che ha una storia criminale alle spalle, uno squilibrato che è stato in cura per problemi di salute mentale.

Il 25 enne ora sarà processato: dovrà rispondere davanti a un tribunale australiano di minacce e messa in pericolo della sicurezza di un aeromobile