Centinaia di agricoltori hanno partecipato alla protesta indetta da Coldiretti puglia per cercare di fermare una vera 'invasione' di grano proveniente dal Canada. Nei giorni scorsi sono arrivate 50 tonnellate di grano canadese proveniente dal porto di Vancouver, pronte per essere immesse nel mercato nazionale. Il grano importato ha un prezzo decisamente inferiore a quello italiano ed il suo utilizzo starebbe mettendo in ginocchio le coltivazioni del Belpaese che non possono rimanere al passo con i bassi costi stranieri.
I bassi costi del grano canadese
Il grano canadese è il prodotto di coltivazioni intensive a basso costo per l'utilizzo in quantità industriale del glifosato. L'introduzione massiccia sul mercato italiano, ha spiegato Coldiretti Puglia, ha provocato un crollo del 48% dei prezzi del grano pugliese con gravi danni economici per tutti i coltivatori della regione che ammontano a circa 145 milioni di euro. Anche i consumatori potrebbero essere danneggiati dall'introduzione del grano provieniente dal Nord America, dal momento che presenta percentuali di pesticidi tossici molto più alte del limite consentito in Italia. Il glifosato è usato in larga scala nelle coltivazioni canadesi e statunitensi, gli Stati Uniti oltretutto sono il principale produttore ed esportatore del Round -up, l'erbicida a base di glifosato con cui si controlla tutta la produzione agricola di quelle aree geografiche.
Un pacco di pasta su cinque contiene alti livelli di glifosato
La Coldiretti chiede urgentemente l'entrata in vigore di una legge sull’etichettatura obbligatoria del grano utilizzato in Italia. Denuncia infatti che 1 pacco di pasta su 5 sia fatto con grano canadese che, oltre a presentare alti livelli di erbicida, viene modificato geneticamente per incrementare il contenuto proteico.
Purtroppo l'accordo Ceta tra l'Europa e il Canada favorisce l'importazione di grano duro, soprattutto in Italia. L'accordo deve essere ancora ratificato dal Parlamento nazionale e la Coldiretti si sta adoperando perchè non vengano eliminati i dazi doganali sulla materia prima, senza i quali la stessa circolerebbe libertamente sul mercato.
I consumatori, opportunamente informati, potranno fare la differenza, scegliendo di consumare pasta prodotta con grano locale. "La nostra Salute - afferma Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia - è a rischio: il grano canadese è prodotto usando 99 sostanze attive vietate da tempo nell'Ue; alcune di esse sono bandite sin dagli anni 70 perchè riconosciute come altamente cancerogene".