roberto saviano non sarà il leader di una ipotetica lista unica della Sinistra italiana alle prossime elezioni politiche. Lo scrittore napoletano, decide di rispondere dalla sua pagina Facebook alle decine di richieste di chiarimenti piovutegli addosso dopo la pubblicazione di un sondaggio dell’Istituto Ipr Marketing sul Fatto Quotidiano. Secondo i numeri forniti dal diretto di Ipr, Antonio Noto, un eventuale rassemblement dei partiti alla sinistra del Pd potrebbe raggiungere una cifra di consensi variabile, a seconda del nome del capo che la rappresenterà: 10% con Pier Luigi Bersani, 13% con Stefano Rodotà e addirittura il 16% se a guidare la Sinistra unita ci fosse proprio Saviano.

Più staccati, invece, Massimo D'Alema, Giuliano Pisapia, Laura Boldrini, Nicola Fratoianni e Pippo Civati.

Numeri da capogiro che, infatti, non hanno lasciato indifferente nemmeno l’autore di Gomorra, costretto dalle pressanti richieste a rendere pubblica la sua opinione. Bisogna tenere presente, infatti, che molti utenti dei social network avevano già erroneamente confuso il pallottoliere di nomi deciso dai sondaggisti con un passo avanti fatto personalmente dallo stesso Roberto Saviano. Convinzione del tutto errata.

Il post di Saviano

’Ua Robbè, sei 'o leader!’. Decine di messaggi da stamattina, tra cui questo di un amico napoletano”, scrive sul suo profilo Facebook Saviano per far comprendere quanto clamore avesse suscitato la notizia di una sua schiacciante vittoria nelle preferenze dei potenziali elettori di sinistra.

Ma lo scrittore partenopeo lascia subito intendere quali sono le sue intenzioni per il futuro perché, dice, tra tutte le azioni che gli sono state attribuite o proposte negli anni, “quella di unire la Sinistra italiana mi sembra davvero la più impossibile”.

Anche se ammette di scherzare, per lui la sola idea di una “Sinistra unita” rappresenta un “ossimoro”.

Una contraddizione, insomma. Un ringraziamento di “cuore” si sente comunque in dovere di esprimerlo nei confronti del “60% degli italiani” che, secondo il sondaggio Ipr, hanno espresso una preferenza nei suoi confronti. Motivo di tanto successo, sostiene Saviano, sarebbe il suo “percorso di fiducia verso idee, impegno e parole”. Per questi motivi, conclude quasi imbarazzato, annuncia la volontà di continuare a fare lo scrittore e di non scendere in politica. Almeno per ora.