Il dibattito politico sul tema dei migranti è stato certamente uno tra quelli più accesi negli ultimi mesi (ed anni): tra promesse di accoglienza da parte degli stati membri non pienamente rispettate, rimane il tema dei migranti minori non accompagnati. Infatti questa fascia della popolazione migrante, data la loro giovane età non può essere semplicemente "spedita indietro". Per di più non sono pochi: dall'inizio dell'anno ne sono giunti sulle nostre coste ben 10 mila che costituiscono addirittura il 12% di tutta la popolazione migrante.
Per risolvere il problema del loro collocamento, ecco che compare una nuova iniziativa del Garante per l'infanzia e l'adolescenza proponendo la figura del tutore volontario.
Il tutore volontario è una figura totalmente nuova in tutta Europa ed è aperto a tutti i cittadini che vogliano diventare rappresentanti legali di un minore non accompagnato. In parole povere, chi vorrà assumere questa funzione dovrà assistere il minore in tutte quelle scelte che egli dovrebbe intraprendere assieme ai propri genitori.
Ci sono particolari limiti per diventare un tutore volontario?
È presente qualche limitazione da rispettare per riuscire ad avere un ruolo di questo tipo: per prima cosa, a differenza delle pratiche che concernono il tema dell'adozione, non è necessario essere sposati e il tutore non è obbligato a convivere con il minore. Per iscriversi all'albo, è necessario essere cittadini italiani o europei oppure bisogna essere in regola con tutte le pratiche che riguardano la normativa del soggiorno.
Questi sono solo i requisiti principali, tutti gli altri sono osservabili sul sito ufficiale del Garante dell'Infanzia.
Il termine per le iscrizioni è fissato al 6 agosto, quindi per chi fosse interessato è bene che non faccia passare troppo tempo. Per di più secondo le ultime stime, per soddisfare completamente la domanda sarebbero necessarie almeno 20 mila iscrizioni (in pratica l'obiettivo sarebbe quello di assicurare un tutore ad ogni minore).
Non tutte le regioni, però, sono ancora pronte per le iscrizioni
Al momento in cui scriviamo, infatti, tra le regioni pronte ad accogliere le domande di adesione possiamo citare la Campania, la Liguria e la provincia autonoma di Bolzano, le quali hanno già pubblicato l'avviso per permettere l'adesione degli aspiranti tutori.
Ora come non mai il tema dei migranti è certamente uno dei più accesi di sempre pertanto è bene non dimenticarsi dei minori, una larga fascia di questa popolazione che deve essere maggiormente tutelata, specie dopo la tremenda sorte che è a loro toccata.