Ha le idee chiare la giornalista Milena Gabanelli: basta alla Politica dei soccorsi in mare aperto. Dure le critiche rivolte sia al Governo italiano che alle Ong, ma anche ai Paesi europei che rifiutano di aprire i loro porti agli sbarchi. Una situazione, quella italiana, che sta mettendo in ginocchio il Paese, lasciato solo dall'Europa ad affrontare un problema senza precedenti, in un periodo di profonda crisi economica e sociale dalla quale non riusciamo a venirne fuori. Ma perchè i Paesi europei rifiutano di aiutare l'Italia? La Gabanelli propone delle soluzioni per affrontare l'emergenza immigrazione, coinvolgendo e costringendo le altre nazioni ad assumere le proprie responsabilità.

La gestione dei migranti

In soli 4 giorni sono sbarcati nei porti italiani piu di 20mila migranti, trasportati da 22 navi battenti bandiera straniera, e solo negli ultimi giorni i massimi livelli istituzionali si sono accorti che l'emergenza è ingestibile e hanno chiesto aiuto all'Europa che ha risposto con un secco no: nessun Paese europeo ospiterà i migranti, sarà compito dell'Italia farsi carico di tutte queste persone, visto l'accordo firmato e voluto da Renzi nel 2014 che acconsentì a far attraccare in Italia tutte le navi che facevano parte dell'operazione Triton ed anche a ricollocare sul territorio italiano tutti i migranti rifiutati dagli altri Paesi europei. L'intesa prevedeva l'arrivo nei porti italiani di tutti i mezzi navali ed è così che anche le Ong ed altre imbarcazioni hanno capito che nessuno avrebbe più potuto fermare gli sbarchi sulle coste italiane ed hanno iniziato a trasportare centinaia di migliaia di persone nel nostro Paese.

Le dure critiche della Gabanelli

Più metti in opera attività di salvataggio e più incentivi i trafficanti di esseri umani, e le conseguenze sono ulteriori tragedie in mare. Dal 2015, da quando le Ong hanno iniziato l'opera di salvataggio, i morti sono aumentati: nel 2015 sono stati 2800, nel 2016, 4300. La Gabanelli, inoltre,si dice favorevole alla chiusura dei porti se l'Italia verrà lasciata sola.

La Convenzione di Amburgo obbliga chi soccorre i migranti a portarli nel primo porto sicuro; quindi le Ong e le navi battenti bandiera straniera dovrebbe trasportare le persone in Tunisia, Malta, Spagna e Nizza, ma ciò non avviene, sbarcano tutti in Italia.

Per la Gabanelli basterebbero delle azioni dimostrative da parte delle Ong straniere, per esempio Medici Senza Frontiere potrebbe sbarcare i migranti a Nizza e vedere se Macron se ne lava le mani, se il democratico Macron avrebbe il coraggio di dire "qui non li portate!

". Per quanto riguarda poi il ricollocamento dei migranti la politica attuata è stata un fallimento, occorrerebbe una vera identificazione della persona a monte: chi non ha diritto a restare deve essere accompagnato nel suo Paese d'origine. Le cooperative e le associazioni non dovrebbero avere più un ruolo di gestione ma di supporto, impiegando e avvalendosi di personale qualificato, formatori, psicologi, assistenti sociali, medici, per far sì che venga creato un vero sistema di integrazione che porterebbe a una maggiore sicurezza ed anche ad un'opportunità economica di occupazione.