Molti ragazzi ricorderanno la maturità 2017 per l'analisi del testo che ha avuto come oggetto l'opera di Giorgio Caproni o per la bicicletta con le ruote quadrate. All'Istituto Manzoni di Suzzara, in provincia di Mantova, c'è invece un allievo che potrà portare con sé qualcosa di molto più speciale, perché è stato protagonista di una bella storia di inclusione e solidarietà raccontata dalla Gazzetta di Reggio. Amrik, questo il nome del giovane maturando, non ha la possibilità di parlare, se non mediante l'utilizzo di un programma al computer in grado di associare le parole alle immagini.
Per questo due compagni, Marcello Rizzello e Giorgia Vezzani, hanno deciso di essere la sua voce per un giorno.
La preside: 'Spero che Amrik rappresenti un ottimo precedente'
Paola Bruschi, dirigente scolastica dell'istituto, ha raccontato come l'alunno sia stato il primo, ormai cinque anni fa, ad iscriversi al liceo scientifico, indirizzo scienze applicate, nonostante la sua disabilità grave e spera che situazioni come questa, grazie ad un contesto flessibile in grado di realizzare la fondamentale osmosi all'interno delle classi, possano diventare sempre più frequenti. Di fatto, la cosa sta già accadendo, considerato che il prossimo anno verranno accolti indicativamente 30 studenti disabili su circa 950 alunni.
Giorgia e Marcello, gli angeli di Amrik
Marcello e Giorgia, lui suonatore di oboe iscritto al conservatorio, lei volontaria alla Croce Rossa, hanno accompagnato il compagno di classe all'esame prima di sostenere i loro orali. La ragazza scherza sul fatto che lei e Rizzello vengano visti come degli eroi, affermando che, al contrario, si sia trattato di un normale gesto di amicizia, anche perché in questi anni hanno ricevuto a loro volta molto dal punto di vista affettivo.
I tre allievi hanno stretto un legame in terza superiore e Giorgia ha spiegato che quando il giovane utilizza il computer per comunicare, i passaggi non sono sempre rapidi e richiedono tempo ma ha anche aggiunto che con chi conosce meglio riesce sempre a farsi capire mediante semplici gesti ed espressioni. I due studenti hanno deciso di esporre la tesina di Amrik perché hanno ritenuto giusto che il loro amico concludesse la propria carriera liceale avendoli accanto a sé utilizzando la loro voce.
Molta la commozione all'interno della commissione, tanto che l'insegnante Marina Bordonali ha deciso di pubblicare un messaggio su facebook, tramite il quale ha voluto condividere questo significativo momento di umanità di cui è stata testimone. Adesso le strade professionali di questi tre studenti si divideranno, ma una cosa è certa: la loro unione è destinata ad andare avanti ancora a lungo.