Johnny lo Zingaro, al secolo Giuseppe Matini, noto criminale romano condannato all'ergastolo per vari delitti, è evaso. Dopo essere uscito dalla prigione di Fossano non si è recato presso la scuola di Polizia penitenziaria di Cairo Montenotte, dove lavora come addetto alle pulizie. Il pluriomicida era riuscito ad ottenere la semilibertà. Giuseppe era uscito, come ogni mattina, insieme ad altri tre detenuti, anche loro ammessi al regime di semilibertà. Nessuno, però, ha visto il criminale nella scuola di Polizia penitenziaria ubicata tra le province di Savona e Cuneo.
Uno dei protagonisti della cronaca nera romana, negli anni '80, si è preso nuovamente gioco della giustizia italiana.
Il 'Biondino' è ricercato
Uno dei più spietati criminali italiani è evaso dal carcere di Fossano. Giuseppe Matini, soprannominato anche il 'Biondino', ha fatto perdere le sue tracce ed ora è ricercato, ancora una volta dalle forze dell'ordine. Johnny lo Zingaro è scomparso, 'svanito nel nulla', come cantavano i Gang in un brano dedicato al pluriomicida negli anni '90. Non è la prima volta che il 'Biondino' evade dal carcere. Era accaduto, ad esempio, negli anni '80, dopo essere finito in cella per aver trucidato l'autista di un tram. I giudici, all'epoca, lo avevano condannato ad oltre 15 anni di reclusione.
Matino riuscì ad ottenere un permesso premio per buona condotta e sfruttò tale beneficio per evadere.
Giuseppe Matino uccise un poliziotto a bruciapelo
Johnny Lo Zingaro, a Roma, intrecciò rapporti con molti clan e gruppi malavitosi. E' un uomo freddo e crudele, un uomo che non ebbe remore, nella notte del 27 marzo del 1987, a sparare un colpo di pistola in testa ai poliziotti Michele Giraldi e Mauro Petrangeli.
La tragedia avvenne durante un controllo presso la Circonvallazione Tuscolana. Johnny Lo Zingaro era in macchina, insieme alla compagna. Con una freddezza incredibile, sparò contro i due agenti: solo Petrangeli riuscì a sopravvivere, dopo aver trascorso diversi mesi in ospedale. Il nome di Johnny lo Zingaro è stato spesso menzionato anche durante le indagini sul delitto Pasolini.
Si dice che fosse un amico di Pino Pelosi, l'uomo che avrebbe ucciso il noto intellettuale e scrittore italiano. Il 'Biondino' venne anche accusato di un efferato delitto, commesso durante una rapina, a Sacrofano. In sede processuale, però, venne discolpato. Giuseppe Matino oggi ha 57 anni ed è ancora un pericolo. Passano gli anni ma il desiderio di libertà è sempre forte. E' partita la caccia delle forze dell'ordine a Johnny lo Zingaro. Una nuova 'battuta'.