Il dato che emerge dalla riunione del Consiglio informale Ue in Estonia, a Tallinn, è inequivocabile. Ed è tutto dalla parte dell'Italia. Sostegno pressoché unanime al nostro Paese dall'Europa sui punti della dichiarazione congiunta relativa ai migranti con Germania e Francia. Stesso discorso sul piano d'azione della Commissione europea, in maniera specifica su Libia, rimpatri e codice di condotta per le Ong. Una situazione che soddisfa pienamente il ministro dell'Interno, Marco Minniti, che ha partecipato allo stesso consiglio.

L'intervento di Marco Minniti

In una nota apparsa sul sito web ministeriale, Minniti ha evidenziato chiaramente che sulle questioni poste dall'Italia si è registrato un riconoscimento senza mezzi termini, pieno e largamente condiviso. Minniti ha illustrato la situazione con un intervento preciso e puntuale, introducendo una discussione che si è rivelata più lunga del previsto. In merito alla "regionalizzazione della missione Triton", Minniti ha sottolineato che non era all'ordine del giorno dell'incontro di Tallinn, spiegando che è stata chiesta una riunione a Frontex - Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera - che potrebbe svolgersi nei primi giorni della prossima settimana, ed evidenziando che le posizioni sono in contrasto.

L'Italia mantiene il proprio punto di vista, mentre gli altri non cambiano il loro pensiero. Se ne discuterà "nella sede formale che è quella di Frontex". Posizioni divergenti sull'apertura dei porti degli altri Paesi dell'Unione europea all'arrivo dei migranti. L'Italia affronterà la questione con la fermezza necessaria.

Le dichiarazioni del ministro austriaco Doskozil

lIn tema di dichiarazioni ufficiali, sul sito web del ministero, Minniti si è detto sorpreso per quanto fatto sapere dal ministro della Difesa austriaco, Hans Peter Doskozil. Minniti si è soffermato sull'evidenza: non c'è emergenza al Valico del Brennero e sono esemplari i rapporti con la polizia austriaca sul piano della cooperazione.

Minniti auspica una correzione dell'iniziativa, che se non immediata "comporterà inevitabili ripercussioni" proprio nella cooperazione riguardante la sicurezza tra due realtà amiche, che delle distese relazioni transfrontaliere hanno fatto un elemento basilare di confronto.

L'incontro di Parigi

Nei giorni scorsi i ministri dell'Interno di Germania, Italia e Francia, rispettivamente Thomas de Maizière, Marco Minniti e Gérard Collomb, si erano incontrati a Parigi proprio per discutere sulle sfide derivanti dall'aumento del flusso migratorio nella rotta del Mediterraneo centrale. Anche in tale circostanza, manifestazione di solidarietà nei confronti dell'Italia, che quotidianamente affronta un crescente numero di sbarchi.

E per sostenere in maniiera concreta il Paese e contribuire a frenare considerevolmente i flussi migratori, decisa l'elaborazione di un codice di condotta per le Ong, che dovrà essere presentato dall'Italia, nel tentativo di migliorare il coordinamento con le organizzazioni operanti nel Mediterraneo. Fra le altre misure: sostegno alla Guardia costiera della Libia, all'Oim e all'Unhcr. Si punterà anche al rafforzamento della strategia europea sui rimpatri, al riesame della Politica dei visti, all'attuazione dello schema della relocation concordato a livello europeo, per la cosiddetta riallocazione delle persone che meritano protezione. A giugno, a Roma, Minniti aveva incontrato la sindaca Raggi sul tema della presenza di un elevato numero di migranti nella Capitale. Annunciata una "cabina di regia" presso la Prefettura, con la partecipazione dei rappresentanti istituzionali.