Il caso della bambina cristiana di Londra affidata ad una famiglia musulmana ha suscitato grande clamore in televisione e in rete. Di oggi la notizia che la minore di 5 anni è stata riaffidata alla nonna, su disposizione del giudice, che ha nel frattempo disposto un'indagine. Stando alle ultime indiscrezioni, sembrerebbe che la famiglia a cui era stata affidata la minore avesse costretto quest'ultima a non indossare il crocifisso, vietandole inoltre di mangiare il bacon. Tali imposizioni avevano urtato la sensibilità pubblica, tanto che dai social è partita la campagna volta a chiedere la revoca del primo provvedimento preso dalla corte.

'Tutela per le origini culturali e religiose del minore'

Nella sentenza con cui il giudice ha predisposto il ri-affido della bambina di 5 anni ai suoi vecchi famigliari, si legge che è necessario tutelare le origini culturali e religiose di colui che viene affidato ad un'altra famiglia, soprattutto nel caso sia esso un minore. Inoltre, a seguito dell'inchiesta del Times, sulla natura del rapporto tra la minore e gli ormai ex affidatari, è stata predisposta un'indagine conoscitiva, affinché vengano accertate eventuali azioni perseguibili penalmente.

La celerità dell'intervento ha stupito gli stessi che, poche ore prima, si erano scagliati contro la decisione del giudice, colpevole secondo la maggior parte degli utenti social di aver dato l'ok ad un provvedimento definito incomprensibile dai più.

Non sono però mancate nemmeno le voci discordanti. Alcuni infatti si sono domandati dove nascesse il problema, affermando di non capire tutto il clamore sorto intorno alla vicenda. Altri hanno invece chiesto dove è scritto che una famiglia cristiana sia migliore di una musulmana nel crescere un minore.

Gli aspetti da chiarire

Sulla vicenda però ci sono alcuni aspetti ancora non chiari. Secondo quanto riportato oggi dal Tower Hamlet Council, il racconto del Tower avrebbe diverse imprecisioni. La prima, forse la più importante: la famiglia affidataria era mista, i suoi componenti cioè non erano tutti musulmani. La seconda, quella famiglia parlava inglese, mentre il Times ha sottolineato il fatto che gli affidatari non conoscessero la lingua britannica.

C'è inoltre il caso della foto, che sarebbe stata ritoccata ad arte dal Times. Si intravede la bambina che dà la mano alla sua nuova famiglia in quel di Dubai, ma mentre nella foto originale la donna è a volto scoperto, il Times ha pubblicato un'immagine con la stessa donna con il capo coperto dal velo nero.