E' passato quasi un mese da quando un agente di polizia in servizio divulgò il controverso video che riprendeva un migrante che transitava in bicicletta sulla corsia d'emergenza dell'autostrada A4, ricevendo per questo una sospensione dal servizio con decurtazione di parte dello stipendio. Ma le polemiche innescate non accennano a placarsi, e l'iniziativa di protesta organizzata all'indomani dei fatti continua ad allargarsi, tanto che da alcuni giorni è spuntato persino un sito web per coordinare l'iniziativa.
In bicicletta da Padova a Venezia
Quando si diffuse la notizia che il poliziotto autore del video - nel quale rivolgeva critiche alla presidente della Camera Laura Boldrini - era stato punito alcune persone diedero vita ad un evento Facebook per organizzare una "gita collettiva" da fare in data 16 Settembre recandosi in bicicletta sull'autostrada dove era stato realizzato il video.
L'iniziativa da subito riscosse l'adesione di centinaia di persone, e oggi l'evento Facebook conta oltre 2.700 partecipanti e 7500 interessati, ed è nato pure un sito web di riferimento: 1609.it, come da data dell'iniziativa.
In autostrada o sulla Statale?
Rispetto a quando la manifestazione fu lanciata però qualcosa è cambiato. Inizialmente l'evento Facebook parlava chiaramente di montare in autostrada con la bicicletta, mentre oggi sulla bacheca dell'evento viene ipotizzato uno scenario diverso: "entriamo in autostrada in bicicletta oppure facciamo la Strada Statale Padova Venezia?" chiedono gli organizzatori a coloro che hanno aderito.
Entrare in migliaia - o anche fossero centinaia - in autostrada oltre che pericoloso creerebbe grossi disagi alla circolazione, e per questo forse gli organizzatori stanno valutando bene quale strada percorrere.
Inoltre scrivono sulla bacheca dell'evento di avere incassato il sostegno delle forze dell'ordine, ma che questo verrebbe meno se fosse infranta la legge entrando in autostrada con le biciclette. "Cosa vogliamo fare?" - chiedono - il dibattito è aperto.
Il sito web dell'iniziativa
Sul sito, chiamato "Padova chiama Italia" e raggiungibile all'indirizzo 1609.it, gli organizzatori ringraziano le numerose persone che hanno espresso apprezzamento per l'iniziativa, e spiegano le ragioni che hanno portato ad indire tale evento.
"La pedalata si propone come iniziativa pacifica e apartitica, l'unica bandiera ammessa è quella della vostra terra. E' un'iniziativa aperta a tutti, famiglie comprese, purché ne sia compreso il significato, ovvero esprimere solidarietà all'agente della Polstrada di Susa sospeso ingiustamente per un video divulgato su Facebook".
Un video che secondo loro sarebbe stato strumentalizzato, mentre il reale motivo dei provvedimenti assunti nei confronti del poliziotto non sarebbero da ricercare nel "razzismo inesistente" bensì nelle parole di critica rivolte alla presidente della Camera Laura Boldrini.
La presentazione dell'iniziativa prosegue con alcune riflessioni circa la gestione dell'immigrazione da parte del governo, che avrebbe assunto "scelte infauste che dietro al paravento della solidarietà e dell'accoglienza celano interessi di altra natura". Infine la più classica delle esternazioni prodotte da chi non vede di buon occhio l'arrivo dei migranti: "come mai ai migranti è tutto consentito mentre a noi italiani nulla?".