Ennesimo caso di violenza sessuale. Un 27enne originario di Latina è stato arrestato dai Carabinieri per avere stuprato una giovane turista di 19 anni, in una struttura turistica in provincia di Lecce. La violenza è avvenuta all'interno del residence La marina di Taviano, in località Mancaversa. Il provvedimento di fermo è stato emesso sulla base della denuncia della vittima e con il consenso del giudice Francesca Miglietta.

La vicenda

La giovane di 19 anni era ospite presso la struttura turistica leccese con alcune amiche. Il presunto colpevole aveva scelto anche lui il Salento per le vacanze, ed era nel residence con alcuni amici.

I due avevano passato la notte del 29 agosto in discoteca a Gallipoli, ma prima dello stupro non si conoscevano nemmeno. All'alba del giorno dopo il presunto violentatore si è recato in un appartamento del villaggio turistico in cerca di un'altra ragazza, con cui aveva avuto un flirt precedentemente. Non avendo trovato la sua amichetta si è recato del bungalow di altre giovani donne dove ha conosciuto la ragazza. Ben presto il maldestro tentativo di approccio si è trasformato in pesanti avances, alla quale la vittima ha tentato di sottrarsi, sfociate poi in vera e propria violenza sessuale. Un rapporto intimo forzato, alla quale la giovane ha tentato di resistere invano. Dopo lo stupro, l'uomo ha lasciato la stanza della 19enne, che fortunatamente è riuscita a chiedere aiuto ad alcuni conoscenti, i quali hanno bloccato tempestivamente lo stupratore.

L'arresto

Il provvidenziale intervento dei carabinieri ha fermato il tentativo di linciaggio del giovane da parte degli amici della vittima. Il reo è stato fermato con l'accusa di stupro. L'uomo era in stato di ebbrezza e con tasso alcolico nel sangue molto elevato. Durante l'interrogatorio dei militari, l'uomo ha giustificato il suo comportamento, dicendo che secondo lui il rapporto carnale sarebbe avvenuto consensualmente.

È stato subito tradotto nel carcere più vicino poiché ritenuto dal magistrato in pericolo di fuga. Il racconto della vittima è stato ritenuto attendibile dagli inquirenti, perché avvalorata anche dal supporto degli amici della ragazza che si trovavano nelle vicinanze al luogo del reato. Il presunto colpevole resterà in prigione in attesa del colloquio di convalida del giudice per le indagini preliminari. Se desideri continuare a restare aggiornato, clicca su Segui.