"Peggio ma solo all'inizio, poi la donna diventa calma ed è un rapporto normale". A parlare così, in riferimento allo stupro di Rimini avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, è stato Abid Jee, un dipendente della cooperativa Lai-momo, impegnata nel sociale e con attività legate all'immigrazione e alla scuola. Sul profilo dell'autore del commento si legge che è nato a Crotone ma ora vive a Bologna. Fino a ieri, nella sezione Lavoro, risultava essere mediatore culturale presso la cooperativa citata qui sopra, la stessa che, un'ora fa, sul proprio profilo Facebook ha confermato che il ragazzo è un loro dipendente.

La conferma dalla cooperativa

Lai-momo, presente da 15 anni sul territorio, è una nota cooperativa operante a Bologna. Dalla giornata di ieri ha i riflettori puntati contro a causa di un commento choc scritto dall'utente Abid Jee sulla pagina Facebook de "Il Resto del Carlino", sotto il post riguardante le novità sullo stupro di Rimini, fatto che ha indignato l'Italia intera. Interpellata sull'episodio avvenuto sui social, inizialmente la cooperativa non aveva potuto confermare se fosse realmente un suo dipendente l'autore del commento, chiedendo alcune ore di tempo per poter verificare di prima persona.

Terminate le verifiche, è arrivato puntuale il post, pubblicato intorno all'ora di pranzo.

Sì, Abid Jee è realmente un dipendente della Lai-momo e dunque sarebbe confermato anche il suo ruolo di mediatore culturale all'interno della cooperativa, circostanza che rende il tutto ancora più paradossale e, se vogliamo, grave. Lai-momo, nella sua risposta, ci ha tenuto a confermare la propria condanna nei confronti del gesto compiuto da Abid Jee e che sta già adottando tutti i provvedimenti necessari.

A questo proposito, il messaggio si conclude con la promessa di intervenire nuovamente sui social non appena ci saranno novità rilevanti.

Chi è Abid Jee

Prendendo come per vere le informazioni reperite sul proprio profilo Facebook, Abid Jee è un ragazzo di 24 anni, nato a Crotone ma che adesso vive a Bologna. Fino a ieri, almeno, lavorava all'interno della cooperativa Lai-momo, in qualità di mediatore culturale.

Si professa single e afferma che gli piacciono le donne.

Il suo ultimo post, che risale allo scorso 27 aprile, è stato preso d'assalto dagli utenti, ed al momento conta oltre 200 commenti. L'indignazione da parte del popolo social è totale. C'è chi gli augura di essere trovato dalla famiglia della ragazza violentata, altri invece se la prendono sia con lui che con la sua (ipotizzata) religione, sebbene non sia certo che sia musulmano o meno.