In Italia e Europa è scoppiata la fobia da Fluocianobenpirazolo meglio conosciuto come fipronil. Secondo quanto riferito dal quotidiano l'insetticida ha contaminato le uova esportate in quindici paesi del vecchio continente. La notizia si è diffusa in un batter di ciglia in ogni angolo d'Europa scatenando allarmismi e accesi dibattiti sulle possibili conseguenze del consumo delle uova contaminate. Gli esperti hanno riferito che il pesticida è 'altamente tossico' che potrebbe essere dannoso se ingerito. 'Bisognerebbe ingerire una grande quantità di insetticida per determinare gravi conseguenze di salute nell'essere umano'.

La Fsa ha precisato che la decisione di ritirare questi prodotti non è dovuta a problemi di sicurezza alimentare, ma si basa sul fatto che Fipronil non è autorizzato ad essere utilizzato negli animali da produzione alimentare. Da rilevare che la maggior parte dei paesi nei quali è stata segnalata la presenza di uova al Flucianobenpirazolo privilegiano una produzione propria.

Danni solo se ingerite grandi quantità di pesticida

E' il caso della Gran Bretagna dove l'alimento contaminato rappresenta lo 0.07% di tutta la produzione del Regno Unito. La situazione non è molto diversa in Italia dove alimentari e supermercati puntano su prodotti rigorosamente nostrani. Inoltre a garantire il consumatore viene tutelato attraverso la carta di identità che distingue le uova fresche (di tipo A) dalle altre.

Nella tabella presente sull'uovo viene indicata la tipologia di allevamento (biologico, in gabbia o a terra), la nazione e la provincia di produzione (It nel caso del Bel Paese). Da rilevare che è obbligatorio inserire nel codice la scadenza del prodotto. In buona sostanza l'acquirente ha la possibilità di conoscere ogni minimo dettaglio sulle uova che va ad acquistare in maniera da evitare cattive sorprese.

Occhio a panini e insalate, il codice di identità

In realtà le problematiche potrebbero verificarsi per quegli alimenti che contengono uova. Gli esperti consigliano di prestare attenzione a panini ed insalate preconfezionate. In questo caso c'è il concreto rischio per i consumatori di infilare nel carrello della spesa alimenti che contengono il pericoloso insetticida.

Secondo l'agenzia alimentare molte delle uova 'sospette' sarebbero state utilizzate per la produzione di sandwich o altri alimenti refrigerati. Inoltre la Fsa ha riferito che molte uova di produzione olandese sarebbero state mescolate con altri prodotti e per tale motivo non dovrebbero creare nessun tipo di problema per quanto concerne la salute.