L'ex usciere di Forum Fabrizio Bracconeri ha sollevato un enorme polverone con un tweet al vetriolo contro l'ex ministro Cecile Kyenge. L'ex Bruno Sacchi de 'I Ragazzi della terza C' non ha mai nascosto la sua simpatia per l'estrema destra e per questo è stato spesso criticato. Stavolta, però, si è letteralmente superato, ha oltrepassato il limite, ed ha costretto Twitter a sospendergli l'account. Riferendosi alla Kyenge, Bracconeri aveva scritto sul social dei cinguettii: 'Non mi viene il nome della buzzicona Muslim'. Il post osceno e oltraggioso era stato subito dopo rimosso dal team di Twitter, insieme a un altro tweet altrettanto offensivo.
Poi è arrivata la sospensione dell'account.
Post virali prima della cancellazione
Twitter gela Fabrizio Bracconeri, che ora si trova con l'account sospeso. Doveva aspettarselo. Riferirsi a una persona con termini così scurrili è testimonianza dello scarso rispetto del prossimo e questo, in una società civile, è inammissibile. Prima della cancellazione, i post di Bracconeri erano diventati virali. Qualcuno li aveva anche sottoscritti, schierandosi quindi dalla parte dell'ex Bruno Sacchi. Molti contestano l'azione di Twitter, bollandola come un gesto liberticida.
Dopo aver definito l'ex ministro Kyenge 'buzzicona muslim', Fabrizio Bracconeri, in un altro post, aveva chiesto all'europarlamentare dem se avesse contezza dell'atteggiamento 'da capre' dei quattro stupratori di Rimini.
Fabrizio, stanco dei continui stupri commessi in Italia dai migranti, si è così sfogato su Twitter, prendendo di mira Cecile Kyenge. Uno sfogo comunque pesante e a dir poco irrispettoso, che ha suscitato lo sdegno del popolo del web.
Contro il Pd e i clandestini
Di post al limite della decenza e pseudo razzisti l'ex ragazzo della terza C ne ha postati tanti ultimamente.
Su Twitter, qualche mese fa, il 53enne aveva scritto che solo un attentato in Italia potrebbe eliminare il Pd e i clandestini. Termini forti, inconcepibili, e lontani da qualsiasi discussione civile e garbata. Fabrizio non ha peli sulla lingua e dice, o scrive, sempre quello che pensa, sia durante le interviste che sui social.
Tale atteggiamento, però, ha generato una folta schiera di haters. C'è chi, ad esempio, ha scritto di essersi pentito per ogni puntata guardata de 'I ragazzi della terza C'. Travolto dalle critiche, il personaggio televisivo romano aveva spiegato di aver menzionato l'attentato in Italia solo perché il capo della Polizia Gabrielli aveva confessato di attendersi un imminente attacco in Italia.