Forse al cinema la storia avrebbe strappato lacrime a grandi e bambini, ma nella caotica vita reale si è consumata nell'indifferenza generale. I fatti risalgono al 21 settembre scorso, quando due cani stavano passeggiando per le trafficate vie di Roma. Ad un certo punto una vettura lanciata a forte velocità ha investito e ucciso il meticcio di piccola taglia, senza fermarsi a soccorrere l'animale. A questo punto alla crudeltà dell'uomo ha fatto da contraltare l'umanità della bestia. Infatti il meticcio di grossa taglia non ha abbandonato l'amico riverso a terra vegliandolo per diverse ore.

Già, diverse ore, perché di fronte a quella scena che tanto ricordava il film "Hachiko", nessun passante è intervenuto, anche solo per togliere dal pericolo l'animale ancora vivo rimasto in mezzo alla strada, accanto all'amico.

Interviene l'AIDAA per chiarire le responsabilità

A cercare di far giustizia ci pensa l'AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente), che tramite il suo presidente Lorenzo Croce, ha inviato un esposto alla procura di Roma, per accertare le responsabilità del pirata e dei padroni dei due animali. Infatti l'articolo 189 del codice della strada, al comma 9 bis, stabilisce che se un automobilista con un incidente causa un danno a "uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti" è tenuto a fermarsi e soccorrere tempestivamente l'animale.

Esposto anche contro i proprietari dei due cani

Ma non solo contro il pirata si scaglia l'AIDAA, ma anche contro i padroni dei due animali che come riportato nella nota in "violazione delle normative e delle leggi sulla gestione dei cani in maniera continuativa, li lasciavano circolare liberamente nelle adiacenze di una strada al alta percorrenza di traffico", mettendo in serio rischio la vita dei loro cani.

Anche su questo comportamento la legge è molto chiara con l'articolo 672 del Codice Penale che punisce chiunque "in luoghi aperti, abbandona a se stessi animali da tiro, da soma o da corsa, o li lascia comunque senza custodia, anche se non siano disciolti, o li attacca o conduce in modo da esporre a pericolo l'incolumità pubblica, ovvero li affida a persona inesperta".

E secondo l'AIDAA, i due proprietari sono passibili anche di maltrattamento d'animali, l'articolo 544 ter del Codice Penale infatti punisce chiunque "per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale".