Mariti in allarme dopo che nardella ha avviato la crociata anti prostituzione a Firenze. Il sindaco ha precisato che le sanzioni per coloro che saranno sorpresi in strada con una mercenaria del sesso seguiranno lo stesso iter delle multe per le auto. In buona sostanza la notifica del provvedimento arriverà a domicilio del trasgressore. Una situazione che rischia di creare imbarazzi e discussioni in numerose famiglie fiorentine con le mogli che verranno a conoscenza dei tradimenti dei consorti. Quest’ultimo aspetto sembra preoccupare molto di più gli amanti del sesso a pagamento rispetto alla multa di 206 euro ed alle eventuali conseguenze penali derivanti dalla sanzione.

Il primo cittadino ha precisato che nei casi più gravi si rischia anche la misura restrittiva in carcere fino a tre mesi. "Più che la privacy del marito va tutelata quella delle ragazzine che finiscono per strada". Sulla questione è intervenuta Efe Bal con un iniziativa destinata a far discutere.

'Primo cittadino ipocrita, i problemi sono altri'

Nel corso di un’intervista rilasciata a La Zanzara, la trans ha annunciato che scenderà in campo in prima persona contro il provvedimento del sindaco. "Nei prossimi giorni sarò a Firenze e concederò rapporti orali gratis in auto". L’italo turca ha rimarcato che la decisione di Nardella è ipocrita e che le persone hanno il diritto di farsi una ‘fellatio’ in macchina al termine di una giornata lavorativa.

"Non comprendo perché dopo una giornata stressante una persona non possa concedersi un rapporto intimo". Efe ha rimarcato che i problemi di Firenze sono altri. "Sono anni che chiedo il riconoscimento del nostro lavoro con partita Iva per coloro che decidono di fare il mestiere più vecchio del mondo". La trans ha spiegato che nel capoluogo toscano gli scippi sono aumentati del 25%.

"Sono queste le questioni che un sindaco dovrebbe affrontare".

'Non è con le multe che si risolve il problema'

Efe Bal ha affermato che bisogna concentrarsi più sulla lotta allo sfruttamento che accanirsi sui clienti. "E’ da tempo che non lavoro per strada, ma contro questa ipocrisia sono pronta a mettere bocca anche sotto casa del sindaco".

L’italo turca ha ricordato di aver incassato una multa di 450 euro nove anni fa. "Non l’ho pagata e i problemi legati alla prostituzione non mi pare siano diminuiti". La quarantenne ha riferito che molte prostitute arrivano in Italia con i barconi. "Prima hanno fatto arrivare queste persone e poi multano chi va con loro, anche questa è ipocrisia".