Kim Jong-un ordinerà presto un nuovo test missilistico. Lo affermano fonti di stampa sudcoreane, in particolare l'agenzia Yonhap, secondo la quale sarebbero stati registrati 'segnali' relativi alla preparazione di un ulteriore lancio dopo quello dello scorso 29 agosto che ha sorvolato lo spazio aereo giapponese. Intanto, in risposta al test nucleare effettuato dal governo nordcoreano, il ministero della Difesa della Corea del Sud ha disposto una serie di manovre militari culminate con il lancio di missili balistici. Le forze armate hanno svolto esercitazioni con reale munzionamento ed hanno simulato un attacco sul sito nucleare nordcoreano, colpendo una serie di obiettivi scelti nel Mare del Giappone.
Nella circostanza sono stati utilizzati il missile balistico Hyunmoo ed i caccia F-15K. I bersagli colpiti erano posizionati alla stessa distanza che intercorre tra la base di lancio sudcoreana ed il sito nucleare della Corea del Nord sito a Punggye-ri, nella zona nord orientale del Paese.
USA: 'Pronti ad usare l'atomica'
Secondo ulteriori fonti giornalistiche che giungono invece da oltre oceano, gli Stati Uniti tra le varie opzioni militari vagliate nei confronti della Corea del Nord, si dichiarano pronti a ricorrere anche all'atomica. Il presidente americano Donald Trump ha discusso a lungo al telefono con il primo ministro giapponese Shinzo Abe. Le notizie che provengono da Washington non escludono nessuna soluzione, da quelle diplomatiche a quelle militari, in quest'ultimo caso ricorrendo anche alle armi più potenti a disposizione.
"Il presidente Trump ha sottolineato l'impegno degli Stati Uniti a difendere la Patria ed i nostri alleati - è la dichiarazione arrivata dalla capitale USA - sia dal punto di vista diplomatico che militare, in quest'ultimo caso con sistemi convenzionali e nucleari". Le intenzioni di Trump rispecchiano pienamente quelle del segretario alla Difesa, James Mattis.
"Scateneremo una massiccia azione militare se la Corea del Nord minaccerà il territorio americano o quello dei nostri alleati", aveva detto il capo del Pentagono.
Test nucleare: nessuna conseguenza radioattiva
Intanto gli esperti di Cina e Giappone hanno confermato che non ci sono sostanze radioattive nell'atmosfera, 24 ore dopo il test nucleare effettuato dal governo nordcoreano.
Il ministero della Difesa di Tokyo aveva mandato i propri aerei di monitoraggio nell'area proprio per rilevare il livello radioattivo, ma tutti gli esami sono stati negativi. Stessa dichiarazione da parte del ministero dell'Ambiente di Pechino che, tramite una nota stampa, ha sottolineato la normalità dell'atmosfera al confine con la Corea del Nord.