Viso animato da un fantastico sorriso e occhi pieni di un'emozione completamente nuova e travolgente, questa l'immagine più bella di Francesco Vassallo, che insieme ad altri 7 ragazzi ha realizzato un sogno, riuscendo a fluttuare a testa in giù senza peso e gravità come fanno gli astronauti nello spazio. Salernitano, precisamente proveniente dal comune di Giffoni Valle Piana, il giovane utilizza una carrozzina sin dalla nascita per una paralisi cerebrale infantile ed è stato scelto dall'Esa, ossia l'Agenzia spaziale europea fondata nel 1975, per poter prendere parte alla campagna Kid's Weightless Dreams e vivere l'esperienza di un volo parabolico in condizioni di assenza di gravità.

Grandi emozioni e tanto divertimento

Francesco, intervistato da Askanews, ha dichiarato come ciò che ha vissuto possa essere riassunto in 3 sensazioni: la prima è il timore, perché chiaramente non si sa precisamente ciò che succederà; la seconda è lo stupore, perché si tratta di un'avventura totalmente nuova e infine arriva il puro divertimento. Gli 8 protagonisti dell'iniziativa provengono da 5 Stati membri dell'Esa: oltre all'Italia, ci sono stati rappresentanti di Germania, Belgio, Francia e Inghilterra. Ogni partecipante ha avuto la possibilità di avere come tutor un astronauta del proprio Paese di origine. Nel caso di Francesco, l'accompagnatore è stato Maurizio Cheli. Quest'ultimo ha sostenuto che prendere parte all'evento sia stata davvero una grande emozione e spera che la cosa possa ripetersi perché l'esperienza è davvero incredibile.

L'intercessione di WeFly! Team

La selezione dei ragazzi è stata effettuata nei diversi Paesi da associazioni che operano nel settore della disabilità. Per Francesco è stato fondamentale l'intervento del WeFly! Team, pattuglia acrobatica aerea italiana costituita da 3 elementi. Due di costoro sono piloti con disabilità: il numero 1 Alessandro Paleri, infatti, che è il leader del gruppo ed ingegnere aerospaziale, è tetraplegico dal 1987 e ha progettato e messo a punto un comando che permette a lui e a Marco Cherubini, numero 3 paraplegico da 22 anni, di pilotare gli aerei ultraleggeri solo con le mani.

Tre anni fa, insieme all'astronauta Samantha Cristoforetti, il team ha portato nello spazio una bandiera per condividere un messaggio inclusivo contro ogni tipo di stereotipo e pregiudizio. Prima di effettuare il volo, gli 8 partecipanti hanno preso parte ad alcuni seminari e piccole lezioni sulla gravità. L'organizzazione della campagna è stata curata da Rêves de gosse, che da oltre due decenni è impegnata in progetti che si dedicano ai bambini e all'aviazione.