Ucciso con diversi colpi di fucile sparati a distanza molto ravvicinata, dopo un’allegra serata passata con gli amici in una pizzeria di Orani, paesino in provincia di Nuoro. È morto così la scorsa notte, Luca Carboni, 46 anni, operaio forestale di Orani, che in passato aveva avuto numerosi problemi con la giustizia. Ultimamente era stato infatti anche costretto all’obbligo di dimora, dato che è risultato essere coinvolto (era indagato) nella banda che aveva cercato di trafugare la salma del costruttore automobilistico Enzo Ferrari.

Luca Carboni è stato ritrovato cadavere dagli amici all’esterno di un locale di via Delitala, lungo la circonvallazione che da Orani conduce poi a Sarule.

Il suo corpo – ormai privo di vita – era spalle a terra. Le fucilate – hanno assicurato i medici del 118 accorsi per primi sul luogo del brutale omicidio – non gli hanno lasciato scampo. Nonostante l’ambulanza sia arrivata praticamente all’istante, il cuore dell’uomo aveva già cessato di battere: troppo gravi le ferite. Sul luogo del delitto sono prima intervenuti gli uomini del commissariato di Polizia di Orani, che poi sono stati supportati dai colleghi della Questura di Nuoro, che hanno avviato le indagini.

Una serata tra amici

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile di Nuoro – coordinati dal primo dirigente Paolo Guiso – il delitto sarebbe avvenuto intorno alle 21 e 30 della scorsa sera.

Luca Carboni – che in paese era meglio conosciuto con il soprannome di Gadone – stava passando la serata in una nota pizzeria del paese quando, non si sa ancora per quale motivo, è stato freddato a sangue da una serie di colpi di fucile che sono stati uditi da tutti i frequentatori del locale. Immediati i soccorsi che però si sono rivelati inutili.

Tutta la zona dell’omicidio è stata circondata con del nastro rosso, per permettere agli uomini della Polizia Scientifica della Questura di Nuoro di eseguire al meglio il loro lavoro di ricerca. Stando alle prime indiscrezioni filtrate, Luca Carboni sarebbe stato ucciso da due fucilate. L’uomo è stato ritrovato dagli avventori del bar con la schiena rivolta a terra.

Molto probabilmente il suo assassino l’ha visto dritto negli occhi ed anche a distanza molto ravvicinata, considerando l’entità delle ferite mortali.

Passato burrascoso

Il 46 enne era molto conosciuto ad Orani anche per le sue avventure con la giustizia. Circa sei anni fa infatti era stato condannato a cinque anni di carcere perchè accusao di aver messo a segno un attentato: esattamente a Nuoro durante la sera della festa del Redentore. Inoltre – secondo gli inquirenti – l’operaio forestale ucciso avrebbe fatto anche parte della banda che aveva tentato di trafugare la salma del famosissimo costruttore automobilistico Enzo Ferrari.