I vertici Rai di viale Mazzini sono in allarme. La trasmissione che tempo che fa, condotta da fabio fazio la domenica sera in prime time, e il suo spin-off, Che fuori tempo che fa, in onda il lunedì in seconda serata, non stanno ottenendo la percentuale di ascolti preventivata. Anzi, giunti ormai alla terza puntata, la loro sembra sempre di più una picchiata inarrestabile verso il baratro dello share. I numeri diffusi dall’Auditel parlano chiaro. Lunedì sera, 9 ottobre, nonostante il traino rappresentato dalla partita di calcio della Nazionale italiana contro l’Albania (giunta a toccare il 30% di share), la successiva messa in onda su Rai1 di Che fuori tempo che fa, con Fazio mattatore in studio, è precipitata al 9%.
Record negativo per la rete ammiraglia della tv pubblica. Più che doppiata dalla rivale Canale 5 dove andava in onda il Grande Fratello Vip. Ospite in studio, tra gli altri, anche il ministro della Cultura Dario Franceschini per presentare la sua ultima fatica letteraria.
I numeri in picchiata di Che tempo che fa
Come anticipato, le trasmissioni di intrattenimento affidate a Fabio Fazio, il conduttore più pagato della storia Rai (2,2 milioni di euro all’anno), stanno subendo un progressivo calo di share. Nel caso della versione del lunedì, meno costosa rispetto a quella della domenica (163 mila euro a puntata, a fronte di 410 mila), la percentuale di ascolti è scesa dal 14% dell’esordio al 12% della seconda puntata, fino a sprofondare al 9% fatto registrare il 9 ottobre scorso.
Il confronto con la rivale Mediaset risulta addirittura impietoso, visto che il GF Vip, anche per merito delle forme di Belen Rodriguez, lo ha praticamente doppiato. E anche la domenica Canale 5 batte Rai1 con la fiction di Gianni Morandi. Adesso Fazio si trova sulla graticola perché la sua ‘creatura’, il cui format comincia a diventare ripetitivo, non sfiora nemmeno gli obiettivi aziendali fissati al 12-13%.
Il flop di Fazio colpa di Franceschini?
Analizzando i risultati e i contenuti dell’ultima puntata dello spin-off, si registra il fatto che ospiti di onore del salotto di Fazio sono stati l’attore Fabio De Luigi, il collega Giorgio Pasotti (nuovo protagonista degli spot Mulino Bianco al posto di Antonio Banderas) e il ministro della Cultura Dario Franceschini.
Se sulla presenza del pur simpatico De Luigi i critici televisivi si sono astenuti, lo stesso destino non è toccato al ministro Pd che, come pochi forse sapranno, oltre all’attività politica si diletta in quella di scrittore di romanzi. Franceschini ha pensato bene di scaldare la platea dei presenti e quella del pubblico a casa con l’ennesima presentazione del suo ultimo libro intitolato Disadorna. Una serie di racconti, come spiega lo stesso autore, “ambientati nella pianura ferrarese (Ferrara, sua città natale ndr), con nomi scelti sfogliando l’elenco telefonico di quelle località”. Forse non proprio l’argomento adatto per destare dal sonno incipiente i nottambuli appassionati del tubo catodico.