Il tema della sicurezza stradale è da sempre un scottante e difficile da affrontare per le amministrazioni locali. La sanzione non è l'unico modo, anche se quello più utilizzato, per invitare a un rispetto delle regole del codice della strada. Molte sono le strade intraprese dalle amministrazioni, fin dalle scuole, con l'educazione stradale, poi dibattiti, convegni, confronti tra le varie realtà che utilizzano quotidianamente la strada. Il comune di Gallarate, provincia di Varese, ha deciso di stampare e affiggere in giro per la città una serie di cartelli informativi per invitare i ciclisti a una maggiore sicurezza e attenzione.

Testimonial d'eccezione per questa campagna è stato scelto Ivan Basso, l'ex ciclista professionista, vincitore di due edizioni del giro d'Italia e ora direttore sportivo del noto team Trek-Segafredo.

Le critiche di Bike Italia al progetto

Bike Italia per chi non la conoscesse è un'importante testata giornalistica dedicata al mondo delle biciclette. Non solo corse, i giornalisti di Bike Italia sono competenti in materia di piste ciclabili, sicurezza della mobilità, allenamento sportivo e molti argomenti correlati. La critica è feroce e viene mossa sia verso i consigli scritti nei cartelloni definiti: "la solita accozzaglia di banalità e luoghi comuni che si incontrano sui social a proposito di chi va in bicicletta e che chiedono comportamenti virtuosi a chi pedala per riuscire a portare a casa la pelle ogni volta" che verso la scelta del testimonial Ivan Basso.

A questo punto l'attacco è lanciato poiché il giornalista della nota testata definisce farsa la scelta di Ivan Basso come volto famoso prestato alla sponsorizzazione della campagna.

I virgolettati riportati sono stralci dall'articolo originale, a firma di Paolo Pinzuti, che campeggia nella home page del sito. Ora è difficile capire perché tante critiche verso un progetto che riporta certamente consigli scontati ma che, alla luce di molti incidenti quotidiani sulle nostre strade, forse non sono conosciuti da tutti, sia automobilisti che amanti della bicicletta.

L'attacco è stato duro, la critica pesante ed avrà forse un proseguo. La domanda viene però spontanea, a Gallarate muore 1 ciclista ogni 75 giorni, come a Milano, perché non criticare piuttosto la mancanza di piste ciclabili ma affondare contro Ivan Basso e la sua partecipazione al progetto?