Un pugno fortissimo al volto, improvviso. Poi due uomini con un forte accento straniero l’hanno immobilizzato e con un’arma puntata dietro la schiena, l’hanno fatto inginocchiare, portando via tutto quello di prezioso che hanno trovato nell’abitazione del 70enne che vive in via Veronese, nelle campagne a pochi passi dalla centrale elettrica di Olbia. “Ero seduto a pochi passi dalla porta della mia taverna – ha raccontato l’anziano agli investigatori della Polizia, intervenuti sul luogo della rapina – quando all’improvviso mi sono visto davanti due uomini.

Io ho cercato di alzarmi ma mi hanno immobilizzato tirandomi un forte pugno in faccia”. Da quel momento in poi per il pensionato olbiese è iniziato un vero e proprio calvario.

Cercavano la cassaforte

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori i malviventi erano due. Avevano un cappuccio in testa e il volto nascosto da un paio di occhiali da sole. Parlavano un italiano perfetto ma con un forte accento straniero. “Mi chiedevano dove fossero i soldi e la cassaforte – racconta ancora scosso l’uomo – avevo un’arma puntata nella schiena. Sentivo una punta ma non so se fosse un coltello o una pistola”. I malviventi – dopo averlo portato nella camera da letto passando dall’esterno – l’hanno costretto ad inginocchiarsi e hanno messo a soqquadro la stanza portando via gioielli, denaro e qualche oggetto d’argento.

Erano convinti di trovare sicuramente un bottino più sostanzioso anche se - almeno per ora - non è stata effettuata una stima degli oggetti rubati.

Legato e minacciato

Urlavano a squarciagola che mi avrebbero ucciso – ha raccontato il 70enne alla Polizia – uno mi premeva forte la testa e m’indicava il socio dicendomi che mi avrebbe ammazzato”.

Poi – come all’improvviso – i due hanno fatto sdraiare l’anziano pensionato sul letto e l’hanno coperto con un cuscino, in modo che non vedesse e non sentisse. In un batter d’occhio poi si sono volatilizzati. Dopo poco tempo l’uomo -70enne ma ancora con una forte vitalità – non sentendo più rumori, con un pò di fatica, è riuscito a liberarsi e a dare l’allarme prima che arrivasse la moglie.

La donna infatti era uscita poco prima dell’aggressione quindi si pensa che i due tenessero d’occhio l’abitazione da tempo. Le indagini sono ancora in corso e sono dovuti anche intervenire gli specialisti della Polizia Scientifica che hanno effettuato tutti i rilievi alla ricerca di qualche traccia biologica.