Il prossimo 26 ottobre Denise Pipitone dovrebbe compiere 17 anni. Ne aveva appena 4, il 1 settembre 2004 quando, a mezzogiorno, giusto in tempo di servire la pasta in tavola, sparì dal marciapiede davanti alla porta di casa dove stava giocando a Mazzara del Vallo (in provincia di Trapani). Sono passati 13 anni dalla sua scomparsa. Ma la mamma, Piera Maggio, non si è mai arresa e in tutto questo tempo ha sempre continuato a cercarla, convinta in cuor suo che sua figlia sia viva. Ieri nel corso del programma "Chi l'ha visto?" è stata mostrata una foto di una Denise adolescente che somiglia molto alla ricostruzione dell' "invecchiamento" dell'allora bambina, già fatta dai Ris nel 2008.

La procura di Marsala, intanto, ha riaperto il caso.

La foto arrivata in redazione

Il programma della Rai che cerca le persone scomparse, fin da subito si è occupato del caso di Denise, seguendo varie piste che però si sono rivelate infondate. Da quel 1 settembre 2004, il mistero sulla scomparsa della piccola è rimasto fitto. Ora è arrivato un colpo di scena: la redazione ha ricevuto una foto che sembrerebbe autentica. Mostra il volto di una ragazzina che somiglia moltissimo all'aspetto che avrebbe oggi Denise, in base alla ricostruzione fatta dai carabinieri del Ris già 9 anni fa. Purtroppo però, quella foto segnalata da un telespettatore, era su un sito pedopornografico. Alla giornalista di "Chi l'ha visto?", è bastato fare una semplice ricerca per verificarlo e denunciare il tutto alla polizia postale.

Ma se quella fosse la foto di Denise, un'adolescente forse tra i 12 e i 14 anni, come c'è finita là? Secondo la giornalista che se ne è occupata, sembrerebbe essere stato fatto un fotomontaggio: un viso, somigliante a Denise, messo su un altro corpo. E ieri, durante la puntata, la mamma di Denise, ospite in studio con il suo legale, Giacomo Frazzitta, e il generale dei carabinieri Luigi Ripani, ha commentato favorevolmente l'immagine di quel volto, colpita dall'incredibile somiglianza con la sua Denise.

Ma al tempo stesso, dopo tante disillusioni a seguito di falsi allarmi o depistaggi da parte di mitomani che si sono susseguiti in questi sofferti anni, ha detto di voler restare con i piedi bene a terra e capire prima se non si sia trattato di un fotomontaggio.

La procura ha riaperto il caso

Intanto, la procura di Marsala, grazie alle metodologie di ultima generazione, ha disposto nuovi accertamenti.

Si tratta di rilevare tracce di Dna dalle impronte digitali di Denise che all'epoca furono rilevate dagli investigatori in vari luoghi e su varie auto dopo la sua scomparsa. Ora la procura ha inviato queste impronte ai Ris dei carabinieri di Messina perché vengano analizzate con le tecniche più avanzate, in cerca di nuovi riscontri. Dalla scorsa primavera, Piera Maggio con il suo legale, Giacomo Frazzitta, aveva chiesto che fossero fatti questi accertamenti.

Assolta l'unica imputata

L'unica imputata in questo intricato e doloroso caso, la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, accusata di sequestro di persona, è stata definitivamente assolta dalla Cassazione. L'accusa ha sempre sostenuto che Jessica, figlia di primo letto di Pietro Pulizzi, padre di Denise, l'avrebbe rapita per vendetta e gelosia. Ma per il sostituto procuratore generale della Cassazione non c’erano “indizi e prove certe”.