Proclamata Repubblica appena lo scorso venerdì da parte di Carles Puigdemont, la catalogna riversa in situazione di caos. A preoccupare sono perlopiù i movimenti dei secessionisti e unionisti delle piazze. Ma non è tutto. Anche gli uffici amministrativi principali rischiano il blocco e la confusione in questa situazione. Intanto a Madrid, a Plaza de Colon, circa 200.000 persone sono scese in piazza per l'unità della Spagna, con striscioni e a suon di musica dell'inno spagnolo, chiedendo tra le altre cose che Puigdemont venisse imprigionato al più presto.

Mentre a Barcellona, la principale città catalana, si festeggia per l'indipendenza ottenuta. Tra le prime misure prese dal presidente del governo spagnolo, Mariano Rajoy ci sono le elezioni anticipate il prossimo 21 dicembre, oltre alla destituzione di tutte le cariche catalane.

Soraya Saenz de Santamaria, presidente della Generalitat de Catalunya

Sarà proprio la 'fedele' di Rajoy la presidente della Comunità catalana, a seguito dell'attivazione dell'articolo 155 della Costituzione spagnola. Una delle donne più potenti in Spagna, forse il volto più noto del governo spagnolo. Avvocato e insegnante di legge, nominata da Rajoy vicepresidente del governo nel 2011, nasce a Valladolid nel 1971; proprio lei starà al posto di Puigdemont.

Già nota a tanti per il suo formidabile spirito da donna e politica, vanta la fama da mujer de hierro, datale 6 anni fa, quando a distanza di una sola settimana dal parto del suo Ivan, manifestò in prima fila per il Partito Popolare. Definita spesso 'la bambina' di Rajoy, di nuovo mostra la sua impeccabile prontezza, quella che da sempre l'ha caratterizzata e che ora la porta proprio a dover gestire una delle situazioni più difficili della storia spagnola.

Puigdemont, intanto, secondo quanto riportano i media spagnoli, potrebbe essere messo agli arresti lunedì, ma invita i catalani alla resistenza democratica. Trapero, ex capo dei Mossos d'Esquadra, chiede da parte sua lealtà e comprensione alla polizia regionale catalana, e i Mossos rassicurano tutti, garantendo la sicurezza delle persone (questo è, infatti, ciò che si legge su Twitter).

Ci si chiede ora come si evolverà la difficile e caotica situazione spagnola, quali saranno le ulteriori misure che Rajoy adotterà per porre rimedio a tutto ciò, ma soprattutto se la Catalogna riuscirà a portare a termine la propria battaglia per l'indipendenza.