Triste vicenda quella in cui il protagonista è un uomo di 59 anni, Loris Bertocco, originario di Venezia. L’uomo era un invalido al 100% da più di 40 anni in seguito ad un incidente stradale, cieco, malato da tempo, ha deciso di porre fine alla sua vita in seguito ad una lunga e ponderata riflessione. L’eutanasia è avvenuta nella giornata di ieri, 11 ottobre 2017, a Zurigo in Svizzera. Unico Paese, confinante con l’Italia, in cui è legalela decisione di porre fine alla propria vita in clinica.

Abbandonati dalle istituzioni

Loris Bertocco, in seguito al primo incidente che lo rese invalido all’età di 19 anni, non si era arreso e, grazie ad una buona fisioterapia e alla sua forte volontà, era riuscita a recuperare una parte della sua mobilità autonoma.

Un uomo molto forte nelle sue idea, convinto ambientalista attivo nelle lotte contro il nucleare. Ricordato da amici e parenti come una persona indistruttibile. Nel corso della sua vita, la sua salute era peggiorata, divenuto cieco e totalmente invalido al 100% con un’assistenza a singhiozzi veniva supportato solo dalla madre. Tutti questi fattori lo hanno portato a decidere si porre termine alla sua vita. Le ultime parole lasciate in testamento alla madre, in seguito a questa decisione, sono state quelle di cercare di avere una morte dignitosa.

La vicenda è stata resa nota dal sociologo Gianfranco Bettin, amico e collega del Bertocco, il quale ha sottolineato la necessità di una legge, in Italia, a favore del suicidio assistito, l’eutanasia.

Bettin continuerà a sostenere le proposte per una legge sul testamento biologico e al diritto di scelta di porre fine alla propria vita.

Richiesta di una legge sul biotestamento

La vicenda riapre la discussione di una legge che approvi il suicidio assistito in Italia. In seguito ai casi eclatanti di molti italiani, che negli ultimi mesi, sono dovuti ricorrere alla possibilità concessa dalla Svizzera.

Ora i familiari e amici del Bertocco chiedono di non continuare ad aspettare per avere una legge sul testamento biologico in Italia.

Gianfranco Bettin, amico che ha reso nota la vicenda, richiede anche di rispettare questa decisione e di non strumentalizzare la morte del Bertocco, ma che sia solo di monito per incentivare l’approvazione della “morte dolce” in Italia.

Il Governo, in una nota stampa, ha dichiarato che tutta la vicenda non sarà dimenticata e che a breve si riaprirà il dibattito sulla legge per il testamento biologico.

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