Il Dossier Statistico Immigrazione 2017 che Idos ha realizzato in collaborazione con il centro studi Confronti e con Unar attesta che nel 2015 gli immigrati in Italia hanno contribuito per l'8,8% alla ricchezza prodotta nel Paese, con una quota che in cifra assoluta vale 127 miliardi di euro. Cinque milioni e 359.000 gli stranieri regolarmente in Italia (gli italiani emigrati ammontano a qualche migliaio in più, sono in tutto 5 milioni e 383.199) su un totale di 14 milioni di immigrati che si dirigono nel nostro Paese (la maggior parte per dirigersi altrove), il 63% di loro ha un permesso di soggiorno di lunga scadenza.

Le nazionalità di provenienza sono quasi 200.

Sempre nel 2015, gli stranieri regolarmente in Italia hanno denunciato al fisco un imponibile in media di 11.752 euro annui pro-capite (che per il fisco rappresenta una base di prelievo tributario dell’ammontare di 27,3 miliardi di euro) ed hanno pagato a titolo di Irpef un totale di 3,2 miliardi, pari mediamente a 2.265 euro a persona, cioè grosso modo il 40% di quanto gli italiani hanno versato, pro-capite, a titolo di imposta sul reddito (5.178 euro, di media).

Roma e Milano le città con la più alta presenza di stranieri, rispettivamente e 544.956 e 446.923 persone, la popolazione extra-italiana è aumentata dal 2007 al 2016 di 2 milioni e 23.317 unità e nell’arco dei prossimi 50 anni il Belpaese dovrebbe essere popolato da 14,1 milioni di residenti stranieri e da 7,6 milioni di italiani di origine straniera (un terzo della popolazione nazionale non dovrebbe quindi essere strettamente e totalmente autoctcono).

Tito Boeri, presidente dell’Inps, ha peraltro avvisato che nei prossimi 22 anni l’afflusso di stranieri provocherà un costo di 35 miliardi di euro per prestazioni specifiche a loro favore (anzitutto integrazioni salariali, sostegni per la disoccupazione e la famiglia, assegni assistenziali) ma garantirà di contro entrate contributive per 73 miliardi (le pensioni contributive destinate agli stranieri sono la voce meno cospicua dei costi sostenuti per prestazioni destinate a questa categoria).

La presenza di stranieri comporta insomma un saldo positivo, per il sistema pensionistico, di 38 miliardi. Ad essere poco attratti dall'Italia sembrano di contro essere proprio gli autoctoni: nel 2016 gli espatriati sono stati 285mila, in prevalenza giovani ma anche anziani e pensionati, secondo il dossier (che moltiplica per 2,5 volte la cifra di 104mila espatri fornita dall'Istat).