Il caso che coinvolge Valentino Talluto ha dell'incredibile ed è stato descritto come "senza precedenti" dalla pm Elena Neri. E' a tal punto senza precedenti da fare perfino giurisprudenza, modificando il futuro comportamento legale di tutti quei giudici che si occuperanno di casi simili. Secondo l'accusa infatti, Talluto, consapevole di essere sieropositivo, avrebbe contagiato con l'hiv in maniera più o meno diretta 32 persone. A questi andrebbero poi aggiunti i 25 casi di ragazze scampate ad un destino molto poco fortunato per merito degli anticorpi.
Come se non bastasse l'uomo ha chiesto a tutte le ragazze in questione di non usare il profilattico durante il rapporto sessuale per ottenere maggior piacere e molte lo hanno accontentato. Ma l'aspetto più tragico della vicenda resta senz'altro il fatto che tra le vittime di questo caso ci sono anche delle minorenni.
Le indagini
Le prime indagini sono partite nel 2015, nel momento in cui una delle vittime viene a sapere da un amico che il giovane è sieropositivo. Quando la donna glielo chiede, lui nega. Ma dopo essersi sottoposta ai dovuti test si rende conto di essere a sua volta sieropositiva e denuncia Talluto. Dalle indagini successive riemergono molti altri casi simili legati sempre a Valentino Talluto che coinvolgono ragazze generalmente tra i 22 e i 30 anni e perfino una ragazza che nel periodo del contagio aveva soltanto 14 anni.
La condanna
Valentino Talluto è stato condannato dalla Terza Corte d'Assise di Roma presieduta da Evelina Canale. La condanna non riguarda l'accusa di epidemia dolosa per la quale avrebbe ricevuto l'ergastolo con 2 anni di isolamento diurno, ma solo le lesioni gravissime inferte alle sue ex. Per quello che ha fatto e soprattutto per quello che non ha detto, il 33enne dovrà scontare 24 anni di carcere.
In aula, dove si tiene il processo, non mancano le ragazze che hanno preso parte loro malgrado a questa vicenda. Si coprono con foulard e occhiali da sole per non mostrare il volto. Quando vengono a sapere della condanna piangono di gioia. Con la decisione dei giudici è arrivato anche un piccolo lieto fine a conclusione di una storia che ha ben poco di lieto e la certezza che questo circolo vizioso di contagi ad opera di un ragazzo sia giunto finalmente al capolinea. Ma purtroppo l'esito del processo è solo una magra consolazione se si considera tutto il male e l'ingiustizia che queste donne, riunite silenziosamente in aula contro il Talluto, hanno dovuto subire.