Che seminuda e insanguinata, col volto tumefatto e il naso fracassato, si sia presentata all'alba in un locale chiedendo aiuto in stato confusionale, le è stato raccontato da altri. Un racconto a cui, lei per prima, stenta ancora a credere. Perché la protagonista di questo recente fatto di cronaca, non ricorda nulla o quasi. E' una storia senza capo né coda che sembra tutta un'allucinazione, quella capitata a una 20enne a Torino un paio di settimane fa, ma resa nota solo oggi. Più o meno quando a Montelupo Fiorentino una 17enne è stata quasi ridotta in fin di vita, seminascosta sotto uno strato di foglie al Parco dell'Ambrogiana ed ancora è costretta in un letto d'ospedale.

Esperienza estrema in un parco

Una sera di due settimane fa, una 20enne era nel cuore della movida torinese, in piazza Santa Giulia. Ed è lì che ha conosciuto qualcuno, forse più grande di lei, con cui è andata in piena notte al parco del Valentino, lo storico cuore verde al centro della città. Chi fosse lo sconosciuto con cui si è accompagnata e che cosa sia accaduto fino alle 5 di mattino quando si è presentata semnuda, stravolta, col naso fracassato in un elegante locale poco lontano lungo il Po, lei non sa dirlo. Non ricorda nulla. Di sicuro, chi era con lei le ha sottratto i vestiti, la borsa, il telefono, lasciandola nuda e disorientata ai bordi del parco, frequentato la notte da spacciatori e gente poco raccomandabile.

In queste condizioni sarebbe stata avvicinata da un altro uomo che le avrebbe offerto qualcosa per coprirsi con cui è arrivata nel locale per chiedere soccorso.

In ospedale

Qualcuno nel locale ha chiamato i carabinieri e poi il 118. La ragazza, è stata portata all'ospedale Le Molinette. Aveva il volto sanguinante e tumefatto come se avesse preso botte o pugni, era sotto choc e quasi non riusciva neanche a parlare.

Era stata brutalmente aggredita. Se sia stata anche violentata, resta da accertare. Di certo, le analisi hanno evidenziato che era sotto l'effetto di droghe e alcol. Dal letto dell'ospedale in cui è ancora ricoverata, non affiora neanche un brandello di memoria. Ricorda solo che qualcuno le ha dato una giacca e poi che si è risvegliata in ospedale in una dimensione sospesa.

Per i carabinieri che stanno indagando sul caso, è un mistero di difficile soluzione. I dati certi, finora, sono veramente pochi.

Notti di pericoli mortali e crimini violenti

Notti sempre più estreme. Di eccessi, follie e, quel che è peggio, di crimini violenti. Le serate di giovani e giovanissimi, purtroppo, spesso hanno esiti drammatici e approdano alla Cronaca Nera. Più o meno negli stessi giorni dell'episodio di Torino, a Montelupo Fiorentino, in provincia di Firenze, una 17enne che era andata con una comitiva di amici in discoteca, è stata ridotta in fin di vita. Dopo una lite, la comitiva si è divisa e, fatto assurdo, la minorenne è rimasta sola su una panchina del parco dell'Ambrogiana e ha inviato un sms inquietante annunciando la sua morte.

Ma il suo cellulare non è stato ancora trovato, e c'è un buco tra la notte e l'alba in cui non si sa cosa sia accaduto, eccetto che è stata brutalmente aggredita da qualcuno che, secondo gli inquirenti, voleva ucciderla. La ragazza che ha riportato lesioni profonde ferite e fratture anche alla testa, un po' alla volta sta migliorando e la prognosi è stata sciolta. Forse a breve sarà nuovamente interrogata dagli inquirenti. Il primo colloquio non è stato risolutivo: anche la vittima di quest'aggressione non riesce a ricordare cosa le sia accaduto. Vicende entrambe inquietanti, accomunate da violenza e brutalità, ancora avvolte nel mistero.