Accade in India. Secondo quanto riferisce il Daily Mail, molto spesso il marito tornava a casa ubriaco e, spesse volte, aveva tentato di possedere sessualmente la moglie con la forza, fino a quando la donna - ormai disperata - trova la forza di reagire e lo evira con un coltello. In seguito all'accaduto è stata incriminata per tentato omicidio, per il solo motivo di aver difeso la sua integrità e tutelato il suo essere donna davanti ai suoi figli.

Il racconto

A Sirisedu, in India, una donna racconta che il marito quarantenne, R. Ravinder, dopo essere rincasato ancora una volta ubriaco dopo il pranzo, si sarebbe spogliato dinanzi alla moglie, malgrado la presenza dei loro bambini, e si sarebbe avventato contro di lei.

La donna ha ritenuto sconsiderato quel comportamento. Per ciò che concerne l'uomo, si trova ora in una clinica di Jammikunta. Non si ha notizia alcuna circa le sue condizioni di salute né quantomeno si sa se, a causa delle molestie nei riguardi della moglie, sarà incriminato.

La dichiarazione del capo della polizia

Il capo della polizia riferisce delle informazioni fornitegli dai vicini della coppia che sentivano i litigi piuttosto ricorrenti fra i due, provocati dal suo stato di ebbrezza eccessiva. Posta per l'ennesima volta dinanzi ad un caso di violenza sessuale, la donna - stanca e inferocita - impugna un coltello da cucina e gli stacca i genitali.

Sebbene incriminata per tentato omicidio e costretta a rispondere alle accuse in tribunale, continua ad affermare di non essersi pentita del gesto, che non poteva tollerare soprattutto in presenza dei suoi figli, e di aver agito per autodifesa.

La condizione della donna in India

La figura della donna, in India, è stata soggetta a numerosi cambiamenti nel corso del tempo, scrivendo una storia ricca di avvenimenti importanti. Alcune donne, infatti, sono addirittura diventate figure di spicco nel panorama politico nel subcontinente indiano: presidente della Repubblica, Primo Ministro, leader dell'opposizione, per citarne alcuni.

Oggigiorno, tuttavia, la condizione femminile in questa parte del mondo mette in evidenza l'inferiorità della donna rispetto all'uomo, la sua condizione di discriminazione. Molto più spesso, infatti, le donne subiscono stupri, molestie sessuali, sfregiamenti con l'acido e, addirittura, alcune di esse, sono costrette a prostituirsi.

Si registrano casi di violenza domestica perlopiù tra le classi socio-economiche più basse, anche se nel 2006 è entrata in vigore una legge che tutela e protegge la figura della donna da questo tipo di violenza.

Analogamente, lo stupro è considerato come il peggior crimine che si commette nei confronti delle donne, un problema che un rapporto delle Nazioni Unite definisce "nazionale". Tuttavia, lo stupro coniugale, ad oggi, non è ancora considerato un reato penale.