La sicurezza dei ciclisti sulla strada è argomento ampiamente dibattuto. Nella primavera 2017 è stato anche approvato il decreto legislativo 2658 definito anche 'Salvaciclisti' con cui sono state approvate delle norme a maggior tutela della sicurezza dei ciclisti. Dal punto di vista politico sono stati fatti timidi passi in avanti in materia ma le cronache riportano purtroppo molti episodi che vanno in tutt'altra direzione. Recentemente anche un campione del calibro di Alex Zanardi ha fatto appello al buon senso, all'educazione civica, al rispetto delle regole da parte degli automobilisti, spesso distratti e poco attenti ai pericoli e agli altri utenti della strada

La disavventura di Cassani

Anche il grande pubblico ha imparato a conoscere davide cassani, il commissario tecnico della Nazionale di Ciclismo.

Una persona favolosa, umile, mite sempre disponibile a spendere parole positive nei confronti degli atleti e a sostenere il movimento del ciclismo, nonché tecnico capace e intelligente. Quello che ha denunciato sabato 18 novembre sul suo profilo facebook ha però dell'incredibile.

Il ct non ha ancora perso la voglia di pedalare insieme agli amici in strada, come un qualsivoglia amatore di questo sport. Si trovava sulle strade di quella che lui stesso definisce la 'mitica Coppa Agostoni'. Mentre risaliva da Villa Reale fino su al Colle Brianza, il gruppo ha trovato la strada ricoperta da puntine da disegno. Oltre all'episodio spiacevole poichè ha causato la foratura dei copertoni delle biciclette poteva sicuramente avere risvolti più negativi in caso di caduta.

Come sempre la riflessione di Davide Cassani è lucida, puntuale e non arrogante. Il ct si chiede che senso possa avere colpire tutta la categoria degli utenti della strada, oltre che i ciclisti.

Dopo le dure parole di Gianni Bugno che abbiamo già riportato ora tocca a commissario tecnico della Nazionale, queste le parole di Davide Cassani scritte sul proprio profilo:' Oggi ho percorso le strade della mitica Coppa Agostoni insieme ad amici vecchi e nuovi.

Ritrovo a Villa Reale e poi su, fino al Colle Brianza e ritorno. Lo so che noi ciclisti siamo mal sopportati, ma buttare puntine sulle strade per colpirci lo trovo un gesto da incoscienti. Non bisogna essere delle aquile per capire che certi comportamenti sono causa di possibili incidenti. Quattro del nostro gruppo si sono ritrovati con il copertoncino a terra per colpa di una o più persone poco intelligenti che hanno buttato puntine da disegno.

Mi chiedo, ma cosa frulla nel cervello di certe persone? Ma è mai possibile che l’ odio per il ciclista porti qualcuno a mettere a rischio l’incolumità di tutto il popolo che usufruisce di una strada pubblica?'