Il video della Polizia di Stato messo online parla chiaro e nonostante il buio delle 7 del mattino, mostra chiaramente quanto successo il 27 novembre scorso. Un uomo, che poi si è appurato essere Antonio Bini, 29 anni, di Milano, comincia il litigio con un tassista di 48 anni per motivi di viabilità in Via Petit, Zona Stazione Centrale: scende dall'auto e a passo deciso e mirato, attraversa la strada e comincia a strattonare e picchiare il malcapitato. Il quale riesce a difendersi ben poco, vista anche la stazza dell'aggressore che è un body builder, e cerca anche di calmarlo a parole.
Si trova così con parecchie ferite per i pugni del Bini che ad un certo punto, per uno scoppio d'ira decisamente immotivato, gli strappa di netto l'orecchio. Poi il Bini se ne va, mentre il tassista barcollante non vuole lasciarlo partire e si aggrappa all'auto, ma l'altro parte trascinandolo per una cinquantina di metri, per fortuna senza altre conseguenze. Il tassista, subito ricoverato in codice giallo all'Ospedale Niguarda, ha il setto nasale fratturato e l'amputazione dell'orecchio che viene ricucito. Il Bini, in codice verde per leggere ferite, viene arrestato.
Altre informazioni
Altri particolari sono ricostruiti e riportati dall'agenzia Ansa: sono le 7:20 del 27 e il tassista dopo aver lasciato un passeggero alla Centrale, si ferma in Via Petit, per un caffè al bar tra Via Petit e Via Vitruvio.
Al momento di ripartire, non si accorge di una macchina in arrivo, la Yaris del Bini che sterza per evitarlo. La lite si ferma all'inizio alle parole, ma il tassista invece di ripartire, torna nuovamente al bar per le sigarette. Il Bini allora scende a sua volta cominciando con l'aggressione a pugni cui il tassista (che pare abbia anche lui precedenti per lesioni) risponde, potendo però ben poco col Bini, vista la sua stazza.
Il risultato
Per il tassista poi dimesso dall'Ospedale, la prognosi supera i 30 giorni e presenta quindi la -procedibilità d'ufficio- per lesioni volontarie e aggressione per futili motivi. Oggi il processo per direttissima.
Come Tyson
Mike Tyson è un famosissimo ex pugile degli USA, conosciuto con molti soprannomi tra cui Iron Mike, The Baddest Man on the Planet, Kid Dinamite e King King, ritenuto uno dei migliori pugili di tutti i tempi per la categoria dei pesi massimi.
È famoso per essere stato uno dei picchiatori più terribili e certo più spettacolari del suo settore. È noto purtroppo anche per i suoi comportamenti -sopra le righe- sia dentro che fuori dal ring. In un match passato alla storia del 1997, durante uno scontro sul ring, strappò a morsi parte dell'orecchio dell'avversario Evander Holyfield durante l'incontro per il titolo dei pesi massimi di quell'anno.
Nella sua autobiografia, scrive in modo scioccante: "Lo volevo uccidere. Chiunque fosse presente a bordo ring ha potuto vedere la mia rabbia cieca, ero furioso, ero come un soldato indisciplinato fuori controllo, così l'ho colpito alla testa". Al primo seguì un secondo morso con conseguente squalifica. La sua vita per un periodo degenerò con abuso di droghe e alcool.