Il revenge porn è quel fenomeno che vede la pubblicazione di fotografie ritraenti la vittima completamente nuda o peggio nell'istante di una prestazione sessuale. Lo scopo di queste pubblicazioni è ottenere una sorta di vendetta verso ex fidanzate o una ancor più inquietante esibizione di 'trofei sessuali'. Gli effetti che questo fenomeno ha sulle vittime sono devastanti al punto di portarle a considerare il suicidio come unica soluzione di fuga dal vortice di Cyberbullismo che viene a crearsi dopo queste pubblicazioni.
Numerosi sono stati i casi di persone che si sono tolte la vita per questo motivo, basti pensare a Tiziana Cantone, 31enne napoletana, che in seguito ad un video a luci rosse pubblicato da un ex amante si è tolta la vita non riuscendo più a reagire alla vergogna e agli insulti che la perseguitavano.
In Australia una possibile soluzione
Facebook sembrerebbe aver preso a cuore questo grave problema sociale tanto da voler sperimentare, inizialmente solo in australia, una Tecnologia di MatchMaking in grado di contrastare la pubblicazione di contenuti impropri. E come funziona questa tecnologia? Semplice: non bisogna far altro che inviare al colosso social una propria immagine di nudo. Tranquilli in questo caso non ci sarà nessuna pubblicazione sui social.
PhotoDna, il software anti-vendetta
Il sistema è semplice, inviando una propria fotografia senza veli il programma la 'ricorderà' come immagine inappropriata, quindi, qualora qualcuno cercasse di pubblicare qualcosa di simile sul proprio profilo social, il software provvederà a confrontare il contenuto con l'immagine inviata riconoscendola come oggetto di revenge-porn rendendone così impossibile la pubblicazione.
L'Australia è solo il primo paese in cui sì inizierà a testate questo nuovo sistema dove son già state numerosissime le richieste da parte di utenti a rischio di vendette social di questo tipo. Restano ovviamente alcuni dubbi su quanto sia sicuro far circolare un così alto numero di foto private nel software più popolare del mondo, per quanto sia già prevista in proposito la firma di un documento per la sicurezza on-line prima dell'invio dell'immagine/traccia al fine di dare maggiori sicurezze all'utente.
E' solo l'inizio della lotta alle violenze on-line
Il tema della violenza on-line è sempre più attuale, l'avvento dei social e il loro radicamento nella vita quotidiana ha comportato insieme ad un maggiore confort e modernità l'esposizione a nuovi rischi che devono essere presi sempre più in considerazione. Per questo motivo le autorità australiane se dovessero vedere un riscontro positivo da parte di questo nuovo sistema hanno già stabilito di volerlo diffondere in tutte le altre realtà social tentando di neutralizzare una volta per tutte il fenomeno del revenge-porn. E voi cosa ne pensate?