Roma è la capitale d'Italia e la città più popolosa del nostro Paese. La bellezza e la storia di questa città però fanno a pugni con l'abbandono e degrado a cui è lasciata. Specialmente nelle periferie della capitale si vengono a creare situazioni a dir poco allarmanti e i rischi per la salute aumentano.

Roghi tossici alla periferia di Roma

Tra le tante zone malfamate di Roma ce n'è una in particolare, alla periferia Est, dove vengono bruciati dei rifiuti. I responsabili di questi roghi sono da ricercare nel campo rom adiacente, in via di Salone, che con la loro azione criminale stanno inquinando l'aria che tutti i cittadini della zona respirano.

La rivelazione è stata fatta dall'Arpa (Agenzia Regionale protezione dell'ambiente) del Lazio che, a seguito della denuncia dei cittadini e della richiesta ufficiale dell'assessorato ambiente del comune di Roma, ha avviato un inchiesta. Da qui è nato il monitoraggio ambientale per accertare quali fossero i rischi per la salute dei residenti, ne è risultato un dato preoccupante: la massiccia presenza di diossine da depositamento. Uno tra i massimi esponenti dell'ARPA regionale è il professor Nicola Magnavita che, recandosi sul luogo, è rimasto amareggiato più dal tragitto che dalla meta. Per raggiungere la periferia Est ha percorso circa 20 km di strada, di cui la maggior parte costeggiata da rifiuti e roghi spontanei.

"Cosa serve fare prevenzione se le condizioni ambientali sono queste?" dice il professore Magnavita dell'Università cattolica di Roma, "i singoli non possono fare niente". Il docente sostiene che non si può non mangiare o non respirare, purtroppo la situazione è questa a Roma: "Mi capita di trovarmi sporco di nero dal collo della camicia in su quando giro in scooter".

Ma i problemi non finiscono qui, purtroppo, ma riguardano anche un tema molto delicato: le donne in stato di gravidanza.

La diossina porta a malformazioni del feto

Il professore spiega che la diossina è una sostanza chimica di lunga durata, che arriva fino a migliaia di anni. Dunque una volta depositata nel nostro organismo sicuramente ci rimarrà anche ben dopo la nostra morte.

E' una sostanza che non si può digerire, poiché ricca di cloro, contraria alla vita e dunque cancerogena. Gli effetti più drammatici di questa sostanza si vedono sui feti, la presenza nell'organismo di una donna gravida della diossina può portare alla malformazione del feto.